Tra i granata, ok De Silvestri, male Ljajic e Niang. Tra i giallorossi ottimo esordio del messicano Moreno. Dzeko sottotono

Le pagelle di Torino-Roma 0-1,

TORINO

Sirigu 6 – Gli attaccanti della Roma lo impegnano poco, battuto solo dalla punizione di Kolarov.

Molinaro 6 – Attento in fase di copertura, si fa vedere poco in quella di spinta (st 20' Barreca 6 – Dà il suo contributo al tentativo di forcing granata).

N'Kolou 6 – Lo Dzeko visto contro il Chelsea avrebbe tolto il sonno a chiunque. Invece il numero 33 firma una prestazione di grande solidità e concentrazione.

Moretti 6 – Guida con ordine la retroguardia granata e nei contrasti se la cava con l'esperienza.

De Silvestri 6.5 – Molto vivace, nelle ripartenze granata c'è quasi sempre il suo zampino.

Rincon 5 – Nessuna traccia delle sue doti di guerriero. Si smarrisce tra le maglie della Roma a centrocampo. Impreciso e 'morbido' nei contrasti, in affanno di fronte alla pressione degli avversari.

Baselli 6 – Sempre lucido, svolge il compito con diligenza (st 37' Valdifiori sv.)

Ljajic 5 – Scende in campo senza la voglia di far male dell'ex. Si vede davvero poco e quando si vede si intestardisce con la giocata solitaria.

Niang 5.5 – L'impegno non si discute, e nel duello fisico non si risparmia mai, quello che manca sono le idee. A volte sembra che non sappia cosa fare con il pallone. Esce e si becca i fischi (st 24' Boye – Poche chance per mettersi in mostra).

Falque 5.5 – Altro ex in cui non sembra prevalere lo spirito di rivalsa. Prova i suoi caratteristici guizzi ma nel complesso è troppo discontinuo.

Sadiq 6 – Soprattutto nel primo tempo viene spesso cercato dai compagni e tiene impegnata la retroguardia romanista. Ma nella conclusione c'è ancora tanto da lavorare. Immaturo. Sufficienza sulla fiducia.

All. Mihajlovic 6 – Approccio giusto, la squadra si arrende solo ad una punizione. La buona notizia è che finalmente la difesa tiene botta, e contro un avversario di certo non facile. La pessima è la poca incisività dell'attacco. Quanto manca Belotti.

ROMA

Alisson 6 – Pomeriggio di assoluta tranquillità, attento nell'ordinaria amministrazione.

Florenzi 6 – Dalle sue parti scorrazza Niang, contribuisce a disinnescarlo. Non fa mancare le sue puntate offensive (st 43' Bruno Peres sv).

Juan Jesus 6 – Pulito, ordinato, efficace. Non che ci sia da dannarsi l'anima di fronte alle avanzate granata.

Moreno 6.5 – Nota lietissima per Di Francesco. L'esordio da titolare del messicano è assolutamente positivo. Grande senso della posizione, contribuisce a sbrogliare le situazioni potenzialmente pericolose.

Kolarov 7 – E meno male che il suo acquisto era considerato di seconda mano. Perennemente nel vivo della manovra, non cala di attenzione per un secondo. Tiene in pugno la sua fascia e gestisce con lucidità le ripartenze. Decide la gara con una punizione delle sue.

Strootman 6 – A tratti impreciso e sottotono nel dettare i tempi. Sciupa una clamorosa chance nel primo tempo e mostra eccessivo nervosismo.

De Rossi 6 – Tanto lavoro sporco, la sua presenza si fa sentire in mezzo al campo. Qualche errore in fase di impostazione.

Pellegrini 6,5 – Duetta spesso e volentieri con Florenzi, attento in fase di copertura e vivace sulle ripartenze (dal 18' st Under 5,5 – Va alla conclusione due volte ma l'esito poteva essere decisamente migliore).

Nainggolan 6 – Di Francesco lo avanza nel tridente d'attacco, ma non riesce mai ad essere incisivo. Meglio quando ritorna nella posizione prediletta a centrocampo, ma nel complesso non regala una prestazione degna della sua fama.

Dzeko 5.5 – Ovviamente è il sorvegliato speciale nei programmi difensivi granata. Gli avversari gli concedono davvero poco ma anche i compagni gli fanno mancare i rifornimenti.

El Shaarawy 5 – Discontinuo. Quando può cerca l'incursione, De Silvestri lo controlla a dovere (st 35' Perotti sv).

All. Di Francesco 6.5 – Tre punti pesantissimi in una partita che si è rivelata più tignosa del previsto. La prestazione non è esaltante come quella in Champions, la manovra si è rivelata troppo macchinosa e stona un po' che abbia deciso la giocata di un singolo, considerata l'importanza che da sempre il tecnico ex Sassuolo dà al collettivo. Ma serviva la vittoria per restare sulla scia della lotta scudetto e questa è arrivata.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: ,