Dramma rossonero: dopo le tre sconfitte consecutive in campionato la squadra di Montella non riesce ancora a ripartire

Il Milan non riesce a uscire dal tunnel. Dopo le tre sconfitte consecutive in campionato i rossoneri non vanno oltre lo 0-0 casalingo contro il Genoa, in una gara condizionata pesantemente dall'espulsione di Bonucci a metà primo tempo per una gomitata a Rosi. Fin lì la squadra di Montella aveva mostrato segnali di risveglio, ma dopo esser rimasta in inferiorità numerica i vecchi vizi del 'Diavolo' sono tornati prepotentemente a galla. Difficoltà di manovra e pochi guizzi dei singoli, Suso a parte, per non parlare di un equilibrio nei reparti ancora lontano dall'essere raggiunto. Difetti su cui il tecnico rossonero, già nell'occhio del ciclone, dovrà lavorare in una situazione di classifica che si fa sempre più pesante: il Milan è lontano al momento sei punti dal quarto posto, nell'attesa che scendano in campo in serata Juventus e Lazio.

LE PAGELLE DI MILAN-GENOA

Montella rivoluziona la squadra per la delicata sfida contro i rossoblu. Fuori Musacchio e Romagnoli in una difesa a tre che vede accanto al perno Bonucci la presenza di Zapata e Rodriguez. Nel centrocampo a quattro Borini e Bonaventura operano sugli esterni, mentre la diga centrale è composta dalla coppia Kessiè-Biglie. Davanti Kalinic è l'unica punta, supportato alle sue spalle da Suso e Calhanoglu. Dalla parte opposta invece Juric conferma l'undici capace di battere il Cagliari una settimana fa. Taarabt supporta Galabinov, che ha vinto il ballottaggio con Lapadula.

Le recenti battute d'arresto e l'abulico pareggio in Europa League non lasciano spazio ad approcci soft, e infatti l'avvio dei padroni di casa, spinti anche da un San Siro consapevole del momento difficile della squadra, è promettente. Al 2' il colpo di testa di Calhanoglu su una azione avviata a destra Borini termina di poco alto sopra la traversa. Poco dopo è la volta di Biglia ma il suo diagonale da posizione favorevole non spaventa Perin. Il Genoa è sorpreso dall'avvio aggressivo dei rossoneri e rischia anche al 6'. Kessie sfonda di potenza per vie centrali, la palla finisce a Suso che ricama indietro per Borini il cui rasoterra obbliga Perin alla deviazione in corner. Al 18' Rossettini ci mette il piede sbrogliando la matassa sul cross di Suso. Il Milan sembra in controllo del match ma al 25' la gara cambia radicalmente. Sugli sviluppi di una punizione Bonucci rifila una gomitata a Rosi. Giacomelli va al Var ed espelle il capitano rossonero in un San Siro gelato. Montella corre ai ripari inserendo Romagnoli e togliendo Calhanoglu ma il Milan fatica a ritrovare la strada maestra tracciata nei primi 20'. I padroni di casa continuano ad avere in mano il pallino del gioco ma rispetto all'inizio la manovra appare meno fluida, con la conseguenza che Perin rimane inoperoso per il resto della frazione. Ad affacciarsi per la prima volta dalle parti di Donnarumma invece è il Genoa, in particolare con Rigoni, che sul finire del tempo spaventa per due volte San Siro.

Nonostante l'inferiorità numerica il Milan riparte forte anche in avvio ripresa. Rossettini a 3' con una svirgolata sul cross di Bonaventura rischia l'autogol, poco dopo è fondamentale l'intervento in chiusura di Izzo in anticipo su Kalinic, appostato in area di rigore sull'invito di Suso. Juric vede la sua squadra un po' scarica e  opera un doppio cambio, togliendo Galabinov e uno stoico Rosi per l'ex (applaudito) Lapadula – al rientro dopo l'infortunio al ginocchio di settembre – e Lazovic. E il 'Grifone' si riaffaccia subito dalle parti di Donnarumma con una conclusione a giro di Bertolacci che va vicinissimo al bersaglio grosso. La gara rispetto ai primi 45 è più equilibrata, con continui ribaltamenti di fronte da una parte e dall'altra. Il Genoa, forte della superiorità numerica, si trova più a proprio agio in una partita 'sporca' con molti contrasti e interruzioni di gioco, il Milan si aggrappa alla classe di Suso e ai polmoni di Kessie, che si esalta nella corrida in mezzo al campo. Proprio dai piedi dello spagnolo al 31' parte un suggerimento invitante per Kalinic, che spreca una limpida occasione solo davanti a Perin coordinandosi male e spedendo la sfera a lato. Al 35', sempre su un'invenzione di Suso, Borini tenta la conclusione di prima in area ma trova il muro genoano nella respinta. Sul fronte opposto la retroguardia del Milan si fa trovare scoperta sull'inserimento per vie centrali di Lapadula, ma il centravanti si fa rimontare da uno splendido Zapata che gli soffia il pallone e salva i suoi. Nel finale Montella si gioca anche la carta Cutrone al posto di un fischiatissimo Kalinic, le ultime fiammate arrivano sempre dallo scatenato Suso ma il risultato non si schioda dallo 0-0. E per il Milan è notte fonda.
 

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