Il dirigente della Juve è il primo sanzionato per aver attaccato il nuovo strumento. E anche il Torino si lamenta. Si finirà a litigare ad ogni intervento dell'arbitro virtuale?

E' la prima volta che un dirigente di calcio, nello specifico Fabio Paratici, direttore sportivo della Juventus, viene squalificato dal giudice sportivo per aver insultato l'arbitro del Var. Inibizione – una triste consuetudine ormai in casa bianconera – fino al 15 ottobre e 20mila euro di multa è la pena comminata a Paratici, che fino a domenica sera aveva sempre mostrato un aplomb straordinario nella gestione delle emozioni.

Un castigo 'rumoroso', ancora di più per chi conosce il diesse campione d'Italia, persona schiva e refrattaria alle luci della ribalta. La verità è che il/la Var sta mandando in cortocircuito più di una società. Alla Juventus l'hanno identificata come il nemico numero uno della stagione, forse più pericoloso del Napoli e dell'Inter. Non a caso, si sono espressi attraverso stroncature il capitano, Gigi Buffon ("si usa in modo sbagliato, sembra la pallanuoto"), e l'allenatore, Massimiliano Allegri ("A marzo le partite dureranno 4 ore: se vogliamo fare diventare il calcio uno sport che non è più sport usiamo la Var per gli episodi soggettivi"): figurarsi i cattivi pensieri dopo l'inibizione con multa di Paratici.

Per la verità, anche l'altra sponda di Torino ha avuto qualcosa da dire. Lo ha fatto attraverso il presidente Urbano Cairo: "La Var ci ha penalizzato due o tre volte e ci ha tolto 4 punti". Sottolineatura che non incrina, a detta del numero uno granata, la bontà dell'innovazione tecnica. Nella testa del presidente federale Carlo Tavecchio e dei fautori della moviola in campo, il/la Var avrebbe dovuto se non azzerare per lo meno abbattere le polemiche; al contrario, la tecnologia e il suo utilizzo un po' naif hanno minato quel poco di serenità che ancora esisteva nel nostro campionato.

Azzardiamo: adesso, ogni volta che l'arbitro disegnerà un quadrato con le dita e si recherà a bordo campo per visionare il monitor ci sarà da aspettarsi una polemica a scoppio ritardato, una protesta, una squalifica con inibizione e multa. Roba da non credere. E il primo a non farlo è proprio il primo ad essere finito negli ingranaggi infernali del/la Var: Fabio Paratici, direttore sportivo della Juventus, antipersonaggio per eccellenza.

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