Polmoni d'acciaio per Donsah. Borja Valero senza lucidità

Queste le pagelle di Bologna-Inter 1-1, anticipo della quinta giornata di Serie A. I migliori in campo fra i rossoblu Simone Verdi, fra i nerazzurri il portiere Samir Handanovic.

BOLOGNA

Mirante 6.5: battuto da Icardi solo su rigore, decisivo su un colpo di testa di Miranda. Per il resto poco impegnato dall'Inter.

Mbaye 6: primo tempo a mille allora, sempre pronto a sovrapporsi anche se tecnicamente un po' impacciato. Cala alla distanza.

Gonzalez 6.5: con il compagno di reparto Helander monta la guardia su Icardi, capace di segnare solo su rigore.

Helander 6.5: fisico imponente, buon tempismo nelle chiusure.

Masina 6: ha talento e da lui ci si aspetta sempre qualcosa di speciale, questa sera si limita al compitino.

Poli 6.5: gara di grande sostanza, recupera tantissimi palloni e si lascia andare anche ad una giocata di grande classe. Di fatto annulla Borja Valero (72' Taider s.v.).

Pulgar 6: fra i tre di centrocampo del Bologna è quello meno veemente sotto l'aspetto della fisicità ma è anche quello che fa girare meglio la palla.

Donsah 7: polmoni d'acciaio, corre ininiterrottamente per 95' in pressing su tutti quelli che gli capitano a tiro. Bravo anche in alcuni cambi di gioco per gli esterni.

Verdi 8: prima ora di gioco di altissimo livello, impegna Handanovic in più occasione e alla fine lo batte con uno splendido sinistro dai venti metri dopo una azione solitaria. Giocatore di sicuro avvenire.

Petkovic 6: tira poco in porta ma è grazie alla sua fisicità e alle sue sponde se Verdi e Di Francesco trovano spazi per inserirsi nell'area interista. Gara di grande sacrificio (87' Okwonkwo s.v.).

Di Francesco 6.5: Spinta sempre costante, si scambia più volte posizione con Verdi non lasciando punti di riferimento alla difesa dell'Inter. (74' Palacio 6: Con esperienza prova a tenere all'erta la difesa interista nel finale).

All. Donadoni 6.5: ottima la prestazione del Bologna che per almeno un'ora mette sotto l'Inter. Soprattutto sulle fasce i continui cambi di posizioni e le sovrapposizioni dei terzini mettono in crisi la difesa avversaria.

INTER

Handanovic 6.5: tiene in partita l'Inter con due ottime parate, non può nulla però sul tiro dalla distanza di Verdi.

D'Ambrosio 5.5: in difficoltà quando viene puntato a turno da Verdi e Di Francesco, serata da mal di testa anche perchè Candreva non lo aiuto in fase di ripiegamento.

Skriniar 5.5: Meno bene rispetto al grande inizio di stagione. Soffre più del previsto la velocità e l'imprevedibilità di Verdi.

Miranda 6: non è ancora al top della condizione, prova con il mestiere a tenere a freno la fisicità di Petkovic. Sfiora il pari di testa.

Nagatomo 5.5: gli esterni del Bologna gli scappano da tutte le parti, ci mette tanta buona volontà ma anche lui paga la difficile serata dell'intero reparto.

Borja Valero 5: quando trova una squadra che pressa e gioca a ritmi così alti come quelli imposti dal Bologna nel primo tempo va chiaramente in difficoltà. Difetta di lucidità (86' Gagliardini sv).

Vecino 5: è l'unico che avrebbe il passo per tenere di fronte agli assatanati centrocampisti del Bologna e invece anche lui affonda perdendosi in qualche fallo di troppo.

Candreva 5.5: parte subito forte, ma si spegne presto. Tanti cross imprecisi e con il passare dei minuti finisce per perdere fiducia (81' Brozovic sv).

Joao Mario 5: si mangia un gol clamoroso dopo 1', poi sparisce. Spalletti è costretto a sostituirlo ad inizio ripresa. (50' Eder 6.5: con furbizia si procura il rigore del pareggio, ma è sicuramente il più pericoloso dell'Inter nella ripresa).

Perisic 5: prestazione opaca dell'attaccante croato, servito poco e male dai compagni.

Icardi 6: trasforma con freddezza il rigore del pareggio, ma è l'unica luce in una serata di buio. Lontano dalla manovra, resta in attesa di palloni che non arrivano e finisce per farsi stritolare nella morsa dei centrali del Bologna.

All. Spalletti 5.5: seconda prestazione consecutiva negativa della squadra in trasferta, evidentemente il salto di qualità anche sotto l'aspetto della personalità non è ancora avvenuto. Il tecnico toscano, con la squadra da pochi mesi, ha tutte le attenuanti del caso.
 

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