Le rivali, Roma e Napoli in testa, si sono ancora una volta inchinate allo strapotere dei bianconeri

Stavolta non è servita la ‘remuntada’. Se l’anno scorso la Juventus mise in tasca il titolo dopo una scalata sorprendente, rimediando al suo peggior avvio di campionato nella storia dei campionati a girone unico, il percorso che ha fruttato il sesto tricolore consecutivo ha messo in mostra una superiorità praticamente mai in discussione. Le rivali, Roma e Napoli in testa, si sono ancora una volta inchinate allo strapotere dei bianconeri, senza riuscire ad eguagliarne la continuità. Nemmeno le cinque sconfitte sono riuscite a complicare la cavalcata trionfale della corazzata di Allegri, rivelandosi semplici incidenti di percorso e mai avvisaglie di una possibile crisi. Un film magistralmente diretto dal tecnico toscano e capace di regalare ai tifosi scene memorabili grazie ad interpreti sopraffini. Nonostante gli ostacoli di un calendario fittissimo, che ha portato i bianconeri a spendere energie per percorrere fino in fondo gli altri due fronti, Coppa Italia e Champions League.

Il calendario mette la squadra di Allegri subito di fronte a due Gran Premi della Montagna: Fiorentina e Lazio. Non proprio un avvio in pianura, ma Buffon e compagni superano entrambi gli esami. Contro i viola, il gol del 2-1 è firmato da Higuain, entrato da nove minuti e già decisivo alla prima uscita con la nuova squadra. A Roma invece basta Khedira (0-1). I bianconeri restano a punteggio pieno anche contro il Sassuolo, steso 3-1 con la doppietta di Higuain e lo squillo di Pjanic, mentre il 18 settembre arrivava il primo stop, nella tana dell’Inter: i nerazzurri di De Boer rimontano con Icardi e Perisic l’iniziale vantaggio di Lichtsteiner e regalano un sorriso al Napoli, che sale da solo in vetta. I campioni in carica si riscattano subito nella giornata successiva, calando il poker al Cagliari allo Stadium e riprendendosi lo scettro del comando, ed escono successivamente vittoriosi dalle trasferte di Palermo (0-1), ed Empoli, travolto dallo show targato Dybala ed Higuain (0-3).

Dopo il successo in rimonta sull’Udinese a Torino, firmato Dybala (2-1), Milano è ancora fatale per la banda Allegri, battuta a San Siro dal Milan (1-0). L’eroe dei rossoneri è il giovane Locatelli: oltre a Roma e Napoli, anche la squadra di Montella si candida ad antiJuve. Il pronto riscatto è servito con il poker alla Sampdoria (4-1, in evidenza Chiellini con una doppietta) e, soprattutto, con l’attesissima sfida con il Napoli. Il destino beffardo vuole che a decidere la sfida dello Stadium, dopo il botta e risposta Bonucci-Callejon, sia il ‘core ingrato’ Higuain. Frenata sullo 0-0 dall’Empoli, la Roma scende già a -4. Dopo le successive vittorie sul terreno del Chievo (1-2) e allo Stadium con il Pescara (3-0), che proietta la capolista a +7 sui giallorossi e il Milan, i bianconeri inciampano ancora: stavolta però la sconfitta di Marassi contro il Genoa (3-1) è di quelle che fanno rumore. Tre reti incassate in mezz’ora, Simeone junior mattatore, bianconeri irriconoscibili: forse la peggior prestazione dell’era Allegri. Una sconfitta che servirà da lezione. Roma e Milan si riportano a -4 ma la Juve si rialza subito battendo la lanciatissima Atalanta (3-1) e il Torino (1-3), ‘matato’ all’Olimpico nel segno dei due volti nuovi stagionali, Higuain e Pjanic. Il successo della Roma sul Milan raffredda i sogni di gloria dei rossoneri. Il Pipita mette la firma poi sulla pesantissima vittoria allo Stadium contro i giallorossi, scacciati a -7, e per i bianconeri è un buon Natale: anche se a Doha, in Supercoppa, si inchinano ai rigori contro il Milan. La Juve saluta il 2017 con la netta vittoria sul Bologna (3-0), decisa dalla doppietta di Higuain e dal rigore di Dybala: tre punti che valgono il titolo d’inverno. Il girone di ritorno si apre invece con la sconfitta del Franchi (2-1). Stavolta non basta il solito Higuain, Kalinic e Chiesa lanciano la Viola e riaprono i giochi scudetto: la Roma si avvicina a -1, il Napoli a -4. Ma i bianconeri hanno la gara con il Crotone da recuperare.

La marcia riprende con i successi sulla temibile Lazio, disinnescata con le reti di Dybala ed Higuain e il nuovo modulo ‘a cinque stelle’ (2-0) e sul Sassuolo (0-2, Mapei Stadium espugnato con Higuain e Khedira), il match che certifica che il 4-2-3-1 è la strada giusta e spinge i campioni in carica a +4 visto il ko della Roma a Marassi contro la Sampdoria. Arriva poi il momento della rivincita sull’Inter, battuta 1-0 allo Stadium: a spezzare il filotto vincente di Pioli è una rete di Cuadrado. I bianconeri si aggiudicano anche il recupero in casa del Crotone (0-2 firmato Mandzukic e Higuain), che vale il +7 sulla Roma, e vincono a Cagliari, ispirati dalla doppietta di Higuain (0-2). Quindi regolano nettamente in casa Palermo (4-1, doppietta dell’ex Dybala) ed Empoli (2-0). Il primo pari in campionato lo impone l’Udinese: al Friuli è 1-1, con Bonucci che riagguanta Zapata, ma la formazione di Allegri guadagna ancora perché i giallorossi cadono a Napoli. Juve a +8, il tesoretto di punti diventa fuga. L’esame contro il Milan, la giornata successiva allo Stadium, viene superato: 2-1, decisivo il contestatissimo rigore trasformato da Dybala al 96’. Dopo il successo di misura sul campo della Sampdoria (0-1), la squadra di Allegri esce indenne dalla caldissima sfida di Napoli: 1-1 al San Paolo, frutto delle reti di Khedira ed Hamsik.

La Roma rosicchia intanto due punti, ma la rimonta della squadra di Spalletti appare davvero utopia. Solo un harakiri clamoroso potrebbe rovesciare le sorti di un destino ormai scritto. Higuain e soci si aggiudicano, infatti, anche la sfida casalinga con Chievo (2-0) e la trasferta di Pescara (0-2), quindi si vendicano con gli interessi del Genoa, strapazzato 4-0 allo Stadium. La frenata di Bergamo, con il 2-2 incassato in pieno recupero e al fotofinish, e il pari nel secondo derby stagionale, raggiunto grazie ad una prodezza del solito Higuain al 92’, sono semplici punzecchiature che rallentano solo la tabella di marcia verso un titolo ormai in cassaforte, visti i sette punti di vantaggio sulla Roma che dopo il ko nella Lazio ha alzato definitivamente bandiera bianca. Anche se proprio i giallorossi sgambettano Buffon e soci nella successiva sfida dell’Olimpico, regalando un piccolo brivido ai tifosi bianconeri. Lemina illude con quello che potrebbe essere il gol della certezza matematica, la rimonta giallorossa condotta da De Rossi, El Shaarawy e Nainggolan rimanda la festa al match con il Crotone.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata