La nuova avventura della Nazionale sarà targata Giampiero Ventura

Dopo l'amara eliminazione ai rigori contro la Germania nei quarti di Euro 2016, la Nazionale è partita da Montpellier e rientrata in Italia. Per tutti arrivano le meritate vacanze prima di rituffarsi in un'altra stagione con i club e nella nuova avventura della Nazionale targata Giampiero Ventura. Prima però è tempo di un bilancio di due anni intensi sotto la guida di Antonio Conte. E' a lui che vanno i ringraziamenti e il pensiero dei giocatori. "Era contento di aver portato avanti un gruppo di veri uomini, ci mancherà il suo carisma e la conoscenza. La voglia che ci metteva lui e che metterà nel resto della sua carriera", ha detto Leonardo Bonucci. Sulla possibilità un domani di un suo ritorno il centrale bianconero nella mixed zone di Bordeaux ha aggiunto: "E' un allenatore giovane, non è detto che debba tornare fra 2 anni. Ora lasciamo tranquillo Ventura nel creare un gruppo come quello all'Europeo perché siamo cresciuti e ora dobbiamo andare avanti così. In un mese e mezzo mi sembrava di aver vissuto anni e anni insieme".

Nell'esprimere "un mix di rabbia e delusione" per l'eliminazione, Bonucci ha però sottolineato i meriti di questa Italia. "Abbiamo giocato un grande Europeo, dimostrando di essere all'altezza delle squadre più quotate. Fra poco nessuno si ricorderà del cuore e dell'entusiasmo che ha messo questa squadra spinta dai tifosi italiani. La storia la scrive chi vince. Bisognerà essere intelligenti nel proseguire su questa strada con spirito di sacrificio e voglia di lavorare. Sono sicuro che il nuovo ct, essendo una persona intelligente, lo farà", ha aggiunto.

Anche Marco Parolo, regista per una notte, ha sottolineato i merito del ct uscente. "Conte ci ha detto di essere orgoglioso di noi ma è dispiaciuto. Se doveva finire è giusto che finisse così, dando tutto noi stessi senza avere rimpianti. E' stato bello vivere questi due anni, dispiace quando si chiude un cerchio così ma ora guardiamo avanti. Ringrazierò sempre il mister e i compagni. Mi piacerebbe che gli italiani fossero orgogliosi di noi", ha dichiarato il mediano della Lazio. "Sono state le emozioni più forti della mia vita calcistica. Peccato, è lo sport ma dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Abbiamo cullato un sogno noi e tutto il popolo italiano. Abbiamo sentito la loro passione, abbiamo provato ad andare oltre l'ostacolo", ha aggiunto.

Protagonista suo malgrado di un rigore sbagliato e 'crocifisso' sul web per quella sua mossa di mimare il cucchiaio a Neuer, Graziano Pellè è affranto e deluso. "Mi dispiace per tutti, soprattutto per quelli che mi vogliono bene, chiedo scusa all'Italia", ha detto prima di imbarcarsi per Londra. L'attaccante pugliese con i suoi due gol è stato comunque uno dei protagonisti di questo Europeo azzurro, voto fortemente da Conte che in lui ha visto il centravanti adatto ad applicare nel migliore dei modi il suo credo calcistico. "E' triste, non so chi sia più triste. Io sono arrivato che non ero nessuno, avessi segnato sarei stato un fenomeno e me ne vado come sono arrivato", ha concluso Pellè amaro.

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