Il numero uno della Figc non è rimasto sordo al richiamo di Beppe Marotta

Dopo gli errori dello svedese Eriksson in Bayern-Juventus, la bufera arbitrale sembra davvero non placarsi. E' la ragione per la quale Carlo Tavecchio, il presidente della Federcalcio, ha scelto la strada del silenzio. Nessuna dichiarazione ufficiale sulla direzione dell'arbitro di Monaco, semmai qualche telefonata – una pare anche al presidente Andrea Agnelli – per sensibilizzare tutti gli organismi del calcio europeo. Tra l'altro, oggi la Uefa è di stanza a Roma.

Tavecchio, insomma, non è rimasto sordo al richiamo di Beppe Marotta, l'ad bianconero che, a caldo, subito dopo l'eliminazione dalla Champions League, aveva preteso più tutela per il calcio italiano. Il presidente federale, memore del presente e anche del passato, ha scelto la strada meno eclatante ma, assicurano in federazione, non è rimasto a guardare.

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