Il tecnico del domani è già da tempo pronto al grande salto e si racconta in una intervista esclusiva a LaPresse
Il tecnico del domani è già da tempo pronto al grande salto. Se le imprese del Sassuolo – l'ultima è la lezione di calcio inflitta al Milan – non fanno più notizia, vuol dire che la semina di Eusebio Di Francesco continua a sfornare ottimi ed abbondanti frutti. Dimostrando che le idee possono valere più di blasone e soldi, la meravigliosa Cenerentola emiliana, scolpita ad immagine e somiglianza dell'allenatore abruzzese e capace di battere, oltre ai rossoneri, Napoli, Juve e Inter, riesce a seguire il treno di testa senza soffrire di vertigini. "Lo 'scalpo' che ricordo più volentieri? Vincere è sempre una gioia. Ma l'1-0 inflitto alla Juve, visto che non l'avevamo mai battuta e a seguire si è dimostrata la più difficile da battere, è stata una grandissima soddisfazione. Siamo entrati nella storia", spiega Di Francesco in esclusiva a LaPresse. L'Europa sembra alla portata dei neroverdi, ma il tecnico frena: "Stiamo facendo qualcosa di straordinario, per le potenzialità e la rosa che abbiamo, per i tanti giovani che devono maturare", chiarisce. "L'unica nostra certezza è il lavoro di squadra, il collettivo che riesce a far crescere i giocatori con meno esperienza". Chi sembra ormai pronto per il grande salto in una big è Berardi, in odore di Juventus: "Domenico ha grandi qualità, è imprescindibile per la mia idea di calcio. Ha avuto qualche passaggio a vuoto, ma sta nella normalità della crescita di un giocatore che bisogna saper aspettare. Qui in Italia abbiamo poca pazienza e specialmente voi giornalisti giudicate subito". A proposito di attaccanti, che consiglio regala Di Francesco all'ex compagno di squadra Totti? "Bisogna vivere le cose per potere giudicare. Conosco la persona, ma non conosco il contesto e gli attuali dirigenti della Roma. Non mi permetto di dare giudizi dall'esterno. Dico solo che Francesco è un amico, un ragazzo eccezionale sotto tutti i punti di vista. E non bisogna dimenticare – ma i tifosi non lo dimenticano – che ha fatto la storia della Roma".
Ha avuto Totti come compagno di squadra. Ma il futuro del capitano può essere davvero un problema per la Roma?
Bisogna vivere le cose per potere giudicare. Conosco la persona, ma non conosco il contesto e gli attuali dirigenti della Roma. Non mi permetto di dare giudizi dall'esterno. Dico solo che Francesco è un amico, un ragazzo eccezionale sotto tutti i punti di vista. E non bisogna dimenticare – ma i tifosi non lo dimenticano – che ha fatto la storia della Roma. Al di là di come andrà a finire, quello che ha fatto Totti per me sarà sempre un grande successo.
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