Giornata mondiale del cane 2025, i 6 falsi miti legati alla sua cura

Giornata mondiale del cane 2025, i 6 falsi miti legati alla sua cura
Foto di archivio LaPresse

Ecco i consigli del veterinario

Il 26 agosto si celebra la Giornata mondiale del cane. In Italia sono oltre 8 milioni gli amici a quattro zampe regolarmente registrati, considerati membri della famiglia a tutti gli effetti (per l’80% dei casi).

Convivere e prendersi cura di un cane significa anche fare scelte consapevoli per la sua salute e il suo benessere, ma non sempre le informazioni che circolano sono corrette. Secondo recenti studi, il veterinario è considerato l’esperto numero uno per ricevere le giuste indicazioni per i propri animali domestici. Spesso però vengono considerate fondate delle indicazioni non veritiere diffuse in maniera non ufficiale da esperti del settore.

“Prendersi cura di un cane così come di ogni altro pet, significa investire sulla prevenzione, sull’informazione e su un rapporto con il medico veterinario fatto di fiducia reciproca. Sfatando alcuni falsi miti e affidandosi alla medicina veterinaria, è possibile migliorare significativamente la qualità e la durata della vita dei nostri animali”, spiega Valerio Di Marzio, Direttore Sanitario del Policlinico Gregorio VII Gruppo Ca’ Zampa.

Ecco i sei principali falsi miti, spiegati dal Dr. Di Marzio:

  • 1. Se il cane sembra stare bene, non serve portarlo dal veterinario

FALSO – L’assenza di sintomi visibili non equivale a buona salute. “Molte patologie – spiega Valerio di Marzio – come malattie renali, cardiache o metaboliche, sono silenti nelle fasi iniziali. Le visite di controllo periodiche permettono una diagnosi precoce e aumentano le possibilità di trattamento efficace.” Effettuare controlli annuali (o semestrali in cani anziani) consente di monitorare valori clinici fondamentali e intercettare problemi prima che diventino gravi o irreversibili.

  • 2. I vaccini sono solo per i cuccioli

FALSO – Anche i cani adulti hanno bisogno di richiami regolari. “Il protocollo vaccinale – afferma il Direttore Sanitario del Policlinico Gregorio VII – non termina con la crescita. Alcune vaccinazioni, come quelle contro la leptospirosi, devono essere rinnovate annualmente, tenendo conto dello stile di vita del cane. Mantenere il cane protetto è una responsabilità continua del proprietario.” Un cane adulto non vaccinato è esposto a malattie potenzialmente mortali e può anche rappresentare un rischio per altri animali e per l’uomo in caso di zoonosi.

  • 3. I cani non hanno bisogno di lavarsi i denti

FALSO – La salute orale è cruciale e va curata fin da giovani. “L’accumulo di placca e tartaro può causare gengiviti, alitosi e infezioni che si propagano anche ad organi vitali – spiega il Dr. Di Marzio – . La pulizia regolare dei denti, sia a casa che in ambulatorio, è una parte fondamentale della prevenzione.” Trascurare l’igiene orale può portare a parodontite e perdita dei denti, con conseguente dolore cronico e difficoltà nell’alimentazione. Un controllo odontoiatrico annuale è raccomandato.

  • 4. La prevenzione antiparassitaria si fa solo in estate

FALSO – I parassiti sono attivi anche in autunno e inverno. “Pulci, zecche e zanzare, flebotomi o pappataci possono trasmettere malattie gravi come la leishmaniosi e la filariosi. I piani antiparassitari devono essere personalizzati e mantenuti attivi tutto l’anno, in base alla zona geografica e allo stile di vita del cane.” Il cambiamento climatico ha modificato le stagionalità dei parassiti, rendendo le infestazioni un rischio concreto anche nei mesi più freddi. La prevenzione non può essere interrotta.

  • 5. Se il cane ha il pelo lucido, è sicuramente sano

FALSO – Il pelo può apparire bello anche in presenza di patologie. “Un buon aspetto del mantello non è sempre sinonimo di salute. Alcune malattie (come le parassitosi o le disfunzioni endocrine) possono essere presenti anche se il cane appare esteticamente in forma.” Solo una valutazione clinica completa può confermare lo stato di salute generale. Analisi del sangue, esami delle feci e valutazioni dermatologiche vanno integrate alla semplice osservazione esterna.

  • 6. Il cane anziano necessita di meno attenzioni

FALSO – L’invecchiamento non significa abbandonare la prevenzione. “Molti cambiamenti attribuiti all’età – afferma Valerio Di Marzio – possono invece essere sintomi di patologie curabili, come l’artrosi, l’insufficienza renale o i disturbi cognitivi. I cani anziani necessitano di monitoraggio più frequente e cure personalizzate.” Check-up semestrali, esami del sangue mirati e adattamenti nutrizionali permettono una gestione attiva dell’invecchiamento, migliorando comfort e aspettativa di vita.

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