Falliti i tentativi di riportarle in acque profonde
Circa cento balene, spiaggiate sulla costa dell’Australia sud-occidentale, sono state soppresse. Le autorità competenti hanno cercato di salvarle ma senza alcun successo. Il branco si era arenato sulla spiaggia di Cheynes martedì 25 luglio, rimanendo a riva per ben due giorni. Nonostante gli sforzi, 52 balene sono morte subito mentre altre 45 sono state sottoposte a eutanasia dopo che sono falliti i tentativi di riportarle in acque profonde. “È stata una delle decisioni più difficili nei miei 34 anni di gestione della fauna selvatica. Davvero, davvero difficile. Ma è stata una decisione ponderata e ben pensata”, ha detto Peter Hartley del Western Australia Parks and Wildlife Service. Gli esperti ipotizzano che lo spiaggiamento potrebbe essere un indicatore di stress o malattia all’interno del branco. Solo poche sono sopravvissute e hanno continuato a nuotare in acque basse. Tuttavia non si tratta del primo episiodio. Già a settembre 2022, 200 balene sono morte dopo essersi arenate sulla costa occidentale della Tasmania. Il mese successivo, altre 500 sono decedute sulle spiagge della Nuova Zelanda.
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