I ministri dell’ambiente dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo sull’obiettivo proposto per il 2040 di riduzione delle emissioni e hanno definito un nuovo piano climatico per il 2035. I ministri hanno adottato un obiettivo giuridicamente vincolante per ridurre le emissioni nell’Ue dell’85% entro il 2040. L’accordo prevede che un’ulteriore riduzione del 5% venga conseguita esternalizzando all’estero la riduzione dell’inquinamento attraverso l’acquisto di crediti di carbonio internazionali.
Oltre a ciò, ai governi sarebbe consentito utilizzare i crediti per esternalizzare altri 5 punti percentuali dei loro obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni. Lo riporta Politico. I ministri hanno inoltre sostenuto una clausola di revisione di ampia portata che consente all’Ue di adeguare in futuro il proprio obiettivo per il 2040 qualora la politica climatica dovesse rivelarsi avere un impatto negativo sull’economia dell’Unione. L’accordo prevede inoltre un rinvio di un anno per l’attuazione del nuovo mercato del carbonio dell’Ue per il riscaldamento e le emissioni delle auto, il cui avvio è previsto per il 2027.
Ungheria, Slovacchia e Polonia non hanno votato a favore dell’accordo del 2040, mentre Bulgaria e Belgio si sono astenuti. Il resto dei 27 paesi dell’Ue lo ha sostenuto. I ministri hanno inoltre approvato all’unanimità il piano climatico atteso da tempo dall’Ue in vista del vertice COP30. Il piano, che è un requisito previsto dall’accordo di Parigi, stabilisce un nuovo obiettivo: ridurre entro il 2035 le emissioni dell’Ue tra il 66,25% e il 72,5% rispetto ai livelli del 1990. Tale piano non è giuridicamente vincolante, ma definisce l’orientamento della politica climatica dell’Ue per i prossimi cinque anni.

