Il nuovo Consorzio, che mira a fornire un contributo per abbattere l'impronta ambientale della moda in Italia, è stato presentato alla fiera Ecomondo

Corri, suda, e ricicla. Che siano scarpe da ginnastica o magliette intrise dopo un lungo allenamento, ai rifiuti tessili (ma non solo a quelli sportivi) ci pensa Rematrix, il nuovo Consorzio che mira a fornire un contributo per abbattere limpronta ambientale della moda in Italia, e che è stato presentato nell’ambito di Ecomondo, la fiera dedicata alla transizione ecologica e all’economia circolare in corso a Rimini.  Far finire i rifiuti tessili nel posto giusto, è lo spirito con cui nasce Rematrix: gestione attiva del fine vita dei prodotti tessili, con un’attenzione particolare alle scarpe e agli indumenti sportivi. Il nuovo Consorzio – promosso da Innovando, l’azienda che dal 2013 fornisce servizi innovativi nell’ambito dell’Epr (Responsabilità estesa del produttore) e dell’eco-innovazione per il recupero, il riciclo e il riutilizzo di scarti industriali – ha quindi l’obiettivo principale di “fornire una soluzione alternativa, circolare, e sostenibile per dare nuova vita ai prodotti tessili; con la garanzia della tracciabilità digitale completa”.   Questo nuovo Consorzio – afferma il Ceo di Rematrix, Enrico Soffiati – “costituisce un passo importante per le aziende del settore tessile che desiderano allineare i loro obiettivi strategici, economici, e ambientali con gli obblighi normativi. Da un lato il consorzio Rematrix dall’altro le competenze di Innovando – prosegue Soffiati – intendiamo diventare un punto di riferimento per le aziende dell’industria tessile, per affrontare la sfida della sostenibilità del tessile”.  Secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) “il 5,7% dei rifiuti indifferenziati è composto da rifiuti tessili”; di questi “il 30% deriva dalla raccolta urbana”. Ogni anno le imprese del settore tessile producono “480mila tonnellate di rifiuti”. Ed è qui che interviene Rematrix con un’offerta dedicata alle aziende del settore tessile che va “dall’organizzazione di una filiera a forte matrice industriale all’affidabilità dei dati, fino a una stima degli impatti ambientali e al supporto all’innovazione tecnologica del modello di business” messo in moto con il processo di riciclo.

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