Il commissario Ue per la gestione delle crisi: "Dobbiamo sviluppare una preparazione in ogni parte della società"

Sessantaduemila persone morte in Europa a causa del caldo record nell’ultima estate: sono i dati della Commissione europea su quella che, secondo gli esperti, è stata la stagione estiva con le temperature più alte della storia. “La scorsa estate quasi 62.000 europei sono morti a causa del caldo record”, ha detto il commissario Ue per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo. “L’incendio nella regione più antica della Grecia è stato il più grande mai registrato in Europa, bruciando un’area di quasi 100.000 ettari. Nel frattempo, nello stesso paese, in Grecia, una settimana fa, in due giorni è caduta una pioggia pari a tre anni. Nel mese di agosto due terzi della Slovenia erano sott’acqua. Nel mese di maggio, le inondazioni in Italia hanno provocato 900 frane“, ha riferito. “L’orribile intensità della regolarità di queste emergenze era insolita solo pochi anni fa. Adesso è tutto troppo familiare. E temo che continuerà ad accelerare. Abbiamo urgentemente bisogno di un’Europa più resiliente alle catastrofi. Dobbiamo sviluppare una preparazione e una risposta preventiva in ogni parte della nostra società”, ha sottolineato.

Coldiretti: terzo anno più bollente in Italia dal 1800

Sul tema, si segnala anche un’analisi di Coldiretti sui dati Isac Cnr riguardanti i primi 8 mesi del 2023, la quale rivela che fino ad ora l’anno in corso è al terzo posto tra le annate più calde dal 1800, con una temperatura superiore di 0,65 gradi rispetto alla media storica da quando sono iniziate le rivelazioni. L’anomalia è stata di +0,88 gradi al nord dove il grande caldo di settembre sta per finire con l’arrivo della pioggia. Si conferma dunque anche quest’anno – sottolinea la Coldiretti – la tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020. 

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