Il villaggio in Germania verrà demolito per far posto all'espansione di una miniera di carbone. Alle proteste ha partecipato anche Greta Thunberg

È stato quasi completato lo sgombero del villaggio di Luetzerath, in Germania, che è in programma venga demolito per far posto all’espansione della miniera di carbone di Garzweiler: lo riferisce la polizia tedesca, precisando che è rimasta solo una coppia che si trova in un tunnel. La polizia ha dichiarato in un comunicato di oggi che finora quasi 300 persone sono state allontanate da Luetzerath e che “il salvataggio da parte di RWE Power delle due persone nelle strutture sotterranee continua”. “Oltre a questo, lo sgombero da parte della polizia è completo”, ha concluso.

L’operazione di sgombero degli attivisti per il clima è iniziata mercoledì mattina ed è proseguita costantemente nei giorni successivi. La polizia ha sgomberato gli edifici agricoli, le poche case rimaste e alcune decine di costruzioni di fortuna come le case sugli alberi. Sabato migliaia di persone, fra cui Greta Thunberg, hanno manifestato nelle vicinanze contro lo sgombero e il progetto di espansione della miniera di carbone di Garzweiler. Ci sono stati scontri con la polizia mentre alcuni manifestanti cercavano di raggiungere il villaggio, che ora è recintato, e la miniera.

Anche oggi Thunberg è stata presente alla manifestazione: ha cantato e ballato con altri attivisti vicino al limite della miniera, poi si è seduta brevemente su un terrapieno e gli agenti l’hanno portata a pochi passi di distanza dopo che non ha risposto agli inviti a spostarsi per la sua sicurezza. 

Gli ambientalisti sostengono che l’abbattimento del villaggio per espandere la miniera di Garzweiler provocherebbe enormi quantità di emissioni di gas serra. Il governo e l’azienda elettrica RWE sostengono invece che il carbone sia necessario per garantire la sicurezza energetica della Germania. Il governo regionale e quello nazionale, che comprendono entrambi il partito ambientalista dei Verdi, hanno raggiunto un accordo con RWE l’anno scorso, consentendole di distruggere il villaggio abbandonato in cambio della cessazione dell’uso del carbone entro il 2030 anziché entro il 2038. I leader dei Verdi sostengono che l’accordo soddisfa molte delle richieste degli ambientalisti e ha salvato altri cinque villaggi dalla demolizione, e che Luetzerath sia il simbolo sbagliato per le proteste, posizione respinta dagli attivisti.

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