E' avvenuto nella città nordorientale di Al-Mayadeen

È di almeno 57 morti in Siria il bilancio di raid aerei presumibilmente compiuti dalla coalizione internazionale anti Isis, guidata dagli Stati Uniti, contro un carcere dello Stato islamico nella città nordorientale di Al-Mayadeen. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando che negli attacchi sono morti 42 civili che erano detenuti, nonché 15 guardie e prigionieri appartenenti all'Isis. La città di al-Mayadeen è controllata dallo Stato islamico e l'edificio colpito era utilizzato appunto come prigione dall'Isis. Secondo il gruppo di attivisti 'Deir al Zor 24', le vittime potrebbero essere oltre 60.

L'attacco risale all'alba di ieri e dopo il raid, secondo l'Osservatorio, alcuni aerei che si ritiene fossero della coalizione sono tornati ad attaccare Al-Mayadeen, e in particolare una base della Brigata dei falchi del deserto, legata all'Isis. In questo bombardamento, sarebbe morta una donna che abitava in una casa vicina. Secondo l'Osservatorio, il carcere bombardato ospitava diverse centinaia di prigionieri, fra civili e membri dell'Isis; prima di essere trasformato in carcere, l'edificio era la casa di un dirigente della ex branca siriana di al-Qaeda, Abu Abdallah al Nuaimi, assassinato dall'Isis. L'organizzazione 'Deir al Zor 24', riferisce che la prigione Isis bombardata si trova alle porte del villaggio di Al Tiba, vicino Al-Mayadeen, e sottolinea che nel centro di detenzioni si trovavano decine di civili e centinaia di prigionieri di fazioni d'opposizione di segno molto diverso, come l'Esercito siriano libero e l'ex Fronte Nusra, un tempo branca siriana di al-Qaeda, che un anno fa ha cambiato nome e si è sganciata da questo gruppo.

Al-Mayadeen si trova nell'est della provincia di Deir al Zor, che è controllata dall'Isis quasi per intero (esclusi alcuni quartieri dell'omonimo capoluogo Deir al Zor e l'aeroporto militare, che sono in mano alle autorità siriane). La coalizione internazionale anti Isis ha cominciato la sua campagna militare in Siria il 23 settembre del 2014, quasi tre mesi dopo l'autoproclamazione del califfato da parte dei jihadisti dell'Isis, a cavallo tra Siria e Iraq. Attualmente la coalizione internazionale partecipa insieme alle Forze della Siria democratica (Fsd), raggruppamento di milizie armate guidato da gruppi curdi, all'offensiva a Raqqa, considerata la 'capitale' dell'Isis in Siria.
 

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