I sospettati sono una quindicina. Scontro tra Giorgia Meloni e Maurizio Lupi

Proseguono serratamente a Rimini le indagini e la caccia all'uomo, anzi al branco, dopo lo stupro di gruppo ai danni di una turista polacca di 26 anni che si trovava col suo ragazzo, avvenuto venerdì notte scorso sulla spiaggia della località balneare. Sono ore decisive e a investigare la squadra mobile di Rimini su quello che sarebbe un doppio stupro di gruppo, oltre alla donna polacca, anche di una prostituta transessuale peruviana.

"Abbiamo una pista, sono fiducioso. Siamo ottimisti perché sta lavorando bene la polizia e sta svolgendo delle indagini. C'è una pista che dobbiamo vedere se si realizza", si è limitato a dire ieri sera in una intervista ai microfoni del Tgr Emilia Romagna il capo della Procura di Rimini, Paolo Giovagnoli. Sulla identificazione dei quattro del branco il procuratore ha solo risposto che "non è confermata. Le vittime hanno parlato di persone straniere, ma non la nazionalità".

Intanto il quotidiano Rzeczpospolita riferisce, citando media italiani, che investigatori dalla Polonia avrebbero intenzione di venire in Italia per partecipare alle indagini per giungere alla cattura degli aggressori, parlando anche di 4 uomini che sarebbero provenienti dal nord-Africa, anche se sulla nazionalità non c'è l'ufficialità. Una notte folle, quella di venerdì scorso, di violenza sulla coppia polacca sulla spiaggia di Rimini. Dopo essere fuggiti dalla battigia di Miramare, i quattro, sotto l'effetto di alcol e droga, si sarebbero diretti verso la Statale Adriatica dove avrebbero incrociato un transessuale di origine peruviana, abusandone.

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