Il cantante presenta "Porno contro amore": Tre ore di Baglioni e Morandi? Che palle

 "Siamo oggi in piazza della Repubblica perché tutto è partito da qui nel 1975: proprio qui è nata la Baby Records. Con Umberto Chiaramonte, il mio manager, sono volto tornare in questo luogo perché questa per me è una ripartenza importante, vera, genuina, come quando uscì il mio primo disco 'Ti scriverò'. Non è stato facile abituare tutti a chiamarmi Pupo, soprattutto i miei amici e mia mamma". Lo ha dichiarato Pupo all'Hotel Principe di Savoia, in Piazza della Repubblica a Milano, dove si è tenuta la conferenza stampa di 'Porno contro amore', il suo nuovo album di inediti in uscita oggi.  "Questo è l'ultimo disco della mia vita, non ne farò altri, perché non credo torneranno occasioni così vere oneste e genuine, non ho detto che smetterò di cantare, ma rallenterò anche le esperienze dal vivo" ha sottolineato il cantante.

STORIA DI UNA DIPENDENZA.  "L'album 'Porno contro amore' racconta di una dipendenza, di una compulsività, quella del sesso. Ho un carattere portato agli eccessi e l'ho voluto raccontare in questo disco, perché anche questi eccessi sono stati superati. Se uno fa sesso in modo compulsivo appare come una cosa meno grave di altre dipendenze, ma poi queste esperienze sessuali lasciano un grande vuoto e una grandissima sofferenza. Ecco perché quando riesci a dominarla ti senti meglio, più ricco" ha raccontato il cantante toscano.

SOFFERENZA: FILO CONDUTTORE DELLA MIA VITA. Pupo ha avuto modo di far luce su alcuni aspetti della sua vita:  "La sofferenza fino a qualche anno fa è stato il filo conduttore della mia vita. Mi sono abituato a convivere con l'attesa, ho aspettato tanto tutto, a volte arrivava qualcosa, a volte niente. Ma oggi sono qua a raccontare un nuovo disco e a dire che io ce l'ho fatta" ha detto.  "La cosa meravigliosa è che sono guarito, non è che mi convinco di avercela fatta. Io sono tornato a essere un uomo sessualmente e sentimentalmente equilibrato, economicamente più ricco di prima – ha continuato l'artista –  ho ricomprato tutto, albergo, case, le mie collezioni. Non pensavo potesse accadere. Mi è accaduto qualcosa di straordinario". "Sono un uomo risorto, anche se resto sempre vigile, controllo sempre i demoni che sono per me endogeni – spiega Pupo – sono sempre lì, sono nato con i demoni dentro, ma ormai è quasi un gioco e stavolta tengo io il coltello dalla parte del manico".

PUPO E IL SESSO.  "Quando hai compulsività, quando sei preso da raptus sessuali rischi spesso anche l'illegalità. A Lugano, negli anni Ottanta, la cameriera del mio hotel mi ha portato la colazione in camera e io sono stato colto da un raptus: meno male che lei era consenziente. Abbiamo fatto l'amore con il vassoio della colazione accanto. Una volta ebbi un incidente, all'Autogrill, e mentre la polizia mi cercava (sono entrato dentro l'autogrill con la macchina), io ero chiuso a chiave dentro un'edicola, perché la ragazza che ci lavorava dentro mi arrapava e abbiamo fatto l'amore. La sensazione era come quando litighi furiosamente e poi ti sfoghi" ha raccontato Pupo. "Alla mia età faccio l'amore volentieri – continua il cantante – ma oggi è più bello, per fortuna l'amore vince sempre. Oggi ho ritmi più lenti, faccio un elogio della lentezza anche nel sesso".

STAFFILATA A MORANDI E BAGLIONI.  "Anche io sono un po' snob, forse. Per esempio, non ascolterei mai un concerto di Baglioni e Morandi per tre ore, che palle!" ha raccontato Pupo. – "Secondo me non esiste musica di serie B, anche se io non sopporto il jazz, ma una canzone magari l'ascolto pure – conclude Pupo – Non sopporto quasi nessuno, ascolterei al massimo una canzone per ogni cantante, non di più. Però non andrei mai a vedere un concerto intero, in tutta la mia vita non sono mai andato a vederne nemmeno uno".

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