Il ministro della cultura Dario Franceschini in conferenza stampa commenta la sentenza del Consiglio di Stato

Il progetto del ministero dei Beni Culturali per il parco archeologico del Colosseo va avanti. Dopo lo stop dettato dal ricorso al Tar del Comune di Roma, annullato ieri dal Consiglio di Stato, "abbiamo perso un po' di tempo, ma non troppo", fa sapere il ministro della Cultura Dario Franceschini. E d'altra parte la riforma sarebbe rimasta "zoppa", afferma, se fosse stata applicata "ovunque tranne che nel parco archeologico più importante del mondo".

Il nuovo direttore sarà al lavoro già dal primo gennaio 2018, assicura il ministro. Lo sceglierà da una terna indicata dalla commissione, dopo la scrematura tra 82 persone che hanno fatto domanda. Il 22%, 16 di essi, sono non italiani. Con la riforma in corso, i dati relativi ai musei statali del 2017 "sono di crescita enorme rispetto al 2016": a fine anno saranno stati visitati da quasi 50 milioni di persone. "È un trend di crescita tutto italiano" su cui si allinea il parco del Colosseo, che nel primo semestre del 2017 ha registrato una crescita di visitatori del 12,5% e di incassi del 10,98%. "È molto probabile che il parco arrivi ai 7 milioni di visitatori in un anno".

La riforma Franceschini ha avuto il sostegno di tutti i comuni interessati, tranne che del Campidoglio guidato da Virginia Raggi. "Dopo la sentenza di primo grado ho letto di tutto – dice il ministro -. Con dei giudizi molto pesanti, anche che si ignoravano le norme. La sentenza del consiglio di stato chiarisce in modo molto chiaro tutti i punti su cui è stato fatto ricorso". Con l'amministrazione non cambierà nulla, assicura: "Il rapporto è come quello con gran parte dei sindaci italiani. A maggior ragione, essendo la capitale, vogliamo avere un buon rapporto". Franceschini ha firmato un accordo di valorizzazione per l'area archeologica centrale con il Comune quando il sindaco era Marino. "Quell'accordo per noi resta valido. Ma sperimentare forme comuni di bigliettazione, ricezione, promozione e tutto quello che va a servizio dei cittadini per noi va bene".

L'incontro con la sindaca Raggi e il vicesindaco Luca Bergamo è previsto il 2 agosto. "Naturalmente – aggiunge Franceschini – ci dovrebbe essere un minimo di bilateralità. Perché in tutte le scelte sui beni culturali che il Comune ha fatto nell'ultimo anno nessuno mi ha informato di nulla". Il Campidoglio, poi, non ha mai designato il proprio rappresentante nei comitati scientifici dei musei e dei parchi archeologici a Roma già interessati dalla riforma (Parco Ostia Antica, Museo Nazionale Romano, Parco Archeologica dell'Appia Antica). "Quei posti – informa il ministro – sono stati lasciati liberi auspicando un'indicazione dal Comune". 

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