Il capo dello Stato nomina 6 commendatori, 15 cavalieri e 9 ufficiali, tra cui il vigile che salvò Ciro e la miss sfregiata con l'acido

"Il senso di comunità, questo senso dell'importanza degli altri, è il contrario dell'egoismo, quell'egoismo che poi porta inevitabilmente alla diffidenza, all'ostilità, all'intolleranza e qualche volta alla violenza". Sergio Mattarella accoglie al Quirinale i trenta 'eroi' a cui ha conferito 'motu proprio' le onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana.

Nel suo indirizzo di saluto – seppur non apertamente – sembra definire criticità e problematiche che hanno portato sabato scorso Luca Traini, 28 anni, a sparare su un gruppo di extracomunitari, ferendone sei. Il capo dello Stato torna, infatti, su un tema da lui più volte affrontato e che oggi acquista un valore molto più stringente perché di attualità viva e dolorosa. "Questo senso di vita di comunità, questo senso del bene comune e dell'importanza della condizione degli altri, è fondamentale", dice. Quindi, rivolgendosi agli ospiti, rileva che proprio questo "è ciò per cui voi avete ampiamente meritato questo riconoscimento".

Solo tre anni dal suo battesimo e gli 'eroi' di Mattarella sono diventati una consuetudine al Quirinale. Trenta cittadine e cittadini che si sono distinti non solo per atti di eroismo, ma anche per l'impegno nella solidarietà, nel soccorso, per l'attività in favore dell'inclusione sociale, nella promozione della cultura, della legalità e per il contrasto alla violenza. L'insegnante che presta servizio nelle sezioni scolastiche ospedaliere, il dirigente in pensione che accetta di collaborare con il ministero dell'Istruzione per garantire il regolare svolgimento dell'anno scolastico nelle zone colpite dal terremoto. Gli imprenditori che sostengono un loro dipendente malato privo di copertura previdenziale, il volontario che ha supportato gli emigranti italiani in Germania favorendone l'integrazione. I funzionari di Polizia in prima linea contro le violenze alle donne e la stessa Gessica Notaro, aggredita con l'acido dal suo ex compagno.

Scheda: Chi sono i nuovi "eroi" si Mattarella

Si tratta di 6 commendatori, 15 cavalieri e 9 ufficiali. "Avete dimostrato che il nostro Paese esprime, nella gran parte del suo tessuto sociale, un senso di comunità che è prezioso – dice Mattarella -. Non mi stanco mai di sottolineare come l'Italia abbia bisogno di sentirsi una comunità di vita in cui tutti siamo legati da sorte comune, in cui si vive insieme agli altri, non con diffidenza, ma vivendo insieme".

Un gruppo di trenta persone, che non rappresenta un piccolo angolo di d'Italia, anzi per il capo dello Stato, questa è l'Italia e al Colle, sottolinea rivolgendosi ai nuovi 'eroi' "rappresentate tanti altri la parte importante dell'Italia, che è un Paese straordinariamente bello per natura, per arte, ma soprattutto per la qualità della sua gente che sa esprimere iniziative e comportamenti come quelli che voi avete messo in campo". Mattarella infine non nasconde la soddisfazione "perché siete tre decine qui presenti, ma vi sono tante altre persone tra cui bisogna poi scegliere, e questo è confortante perché tanti altri nel nostro Paese, senza avere mai cercato né luce dei riflettori, né riconoscimenti, fanno quel che avete fatto voi: gesti di coraggio e iniziative per il prossimo, cioè la ricerca di conseguire il bene comune. E il tutto fatto per una spontanea, normale scelta di vita quotidiana". 

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