"Gli 007 sono al lavoro", afferma Stucchi e aggiunge: "Sul web ricostruzioni fantasiose"
In tre ore e mezza di audizione presso il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), il sottosegretario ai servizi segreti, Marco Minniti, ha illustrato "compiutamente, naturalmente in base alle informazioni in possesso al Governo fino a questo momento, quanto è accaduto" in Libia. A riferire dell'audizione di Minniti è stato il presidente del Copasir Giacomo Stucchi (Lega).
OBIETTIVO 007: CALCAGNO E POLLICARDO. La priorità degli 007 è salvare gli altri due ostaggi ancora sotto sequestro, Filippo Calcagno e Gino Pollicardo. Per farlo, ha sottolineato Stucchi, "serve osservare un rigoroso silenzio su tutta una serie di situazioni che sono molto delicate". "L'intelligence, quando ci sono degli ostaggi, interviene per risolvere il problema – ha spiegato -. Magari non in quella zona, ma comunque in quel Paese, si è presenti quando c'è un problema di questo tipo".
SUL WEB RICOSTRUZIONI FANTASIOSE. Il responsabile del Comitato ha sottolineato che su Facebook e Twitter ci sono state "una serie di ricostruzioni, parecchie delle quali non corrispondono al vero, secondo le informazioni di cui noi disponiamo". Tra le ricostruzioni da escludere, in particolare, c'è l'idea che Salvatore Failla e Fausto Piano, i due uccisi, fossero stati "assorbiti nel Daesh", diventando addirittura militanti. Poco probabile, ha detto Stucchi, anche l'idea che i due fossero rimasti vittime di "una guerra tra bande".
ISIS? ANCORA DA CAPIRE. Si tratta quindi dello Stato islamico? "Sapevamo che erano nelle mani dei sequestratori – ha precisato il presidente del Copasir -, ora bisogna dimostrare che questi fossero dell'Isis". Praticamente certo, invece, che i due uccisi siano davvero Failla e Piano: "C'è un'alta probabilità, in base ad un riconoscimento fatto utilizzando delle tecniche fotografiche, che possano essere effettivamente i due soggetti di cui si è parlato". Il riconoscimento è avvenuto attraverso il metodo cosiddetto Afis, che usa la Polizia.
I CADAVERI RIENTRERANNO PRESTO. "I corpi? Ci auguriamo che rientrino presto in Italia, pensiamo che possa accadere in un lasso di tempo breve", ha detto Stucchi ai giornalisti. I cadaveri "come avete visto dalle immagini, questi corpi non sono in mano dell'Isis o quant'altro". Difficile capire se i quattro ostaggi fossero uniti o divisi. "Non si sa", dice l'esponente della Lega, che ha voluto evitato la polemica sollevata dal segretario Matteo Salvini, concedendo soltanto: "La Lega è favore all'intervento, ma parliamo dell'audizione di oggi, non d'altro".
I BOMBARDAMENTI DEL 19 FEBBRAIO. Di fronte alle insistenti domande dei giornalisti, Stucchi ha ribattuto: "Non fatemi dire di più, perché ci sono due persone, ancora oggetto di sequestro, persone che vorremmo riuscire a portare a casa senza ulteriori eventi drammatici". E "l'unica cosa che posso dire – ha proseguito Stucchi – è che sicuramente i bombardamenti (degli Stati Uniti ndr) del 19 febbraio hanno cambiato lo scenario in quella zona, e quindi evidentemente ci sono state delle ripercussioni che hanno portato le stesse milizie presenti a conquistare tutta una serie di posizioni".
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