Dopo due giorni di 'esplorazioni' l'aria è pesante. E si alza il livello dello scontro (e del cattivo gusto)

Dopo due giorni di 'esplorazioni' siamo a questo: weekend di riflessione per il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sugli "spunti" forniti dalla presidente Maria Elisabetta Casellati (ma bastano gli "spunti"? Mah); il centrodestra ufficialmente dilaniato dalla lite tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, con il primo ormai disposto a scaricare il secondo, che a sua volta oltrepassa il Rubicone dell'insulto; il Movimento 5 Stelle che osserva compiaciuto i mal di pancia altrui in attesa di capire come e dove andare a parare; il Pd – scansato da tutti a eccezione dell'ex Cav – che continua a domiciliarsi sull'Aventino, diventato non più una scelta ma una residenza coatta.

Quello che non ci voleva, in effetti. Dopo due giorni di 'esplorazioni' l'aria è pesante, anzi più pesante, e il tasso di intossicazione collettiva esagerato. Non era questo l'intento del Colle, immaginiamo, anche se le speranze di giungere a una soluzione parevano fin da subito oggettivamente scarse. La presidente Casellati, nell'aprire una fessurina, ha riconsegnato il cerino nelle mani di Mattarella: il quale, oltre a essere abbastanza irritato per l'atteggiamento tenuto dai vincitori-non-vincitori delle elezioni, oltre a considerare fantasiosa l'ipotesi di un ritorno alle urne, adesso spera che qualcosa possa accadere da qui a lunedì. Se no dovrà re-intervenire, battendo la strada impervia di una terza via, cioè di un terzo nome.

Si alzano i livelli: dello scontro e del cattivo gusto. In un ordinario venerdì di baruffe, c'è chi parla di cessi (Berlusconi riferendosi ai M5S), chi accusa di saper solo insultare (Salvini riferendosi a Berlusconi e quindi ai cessi di cui sopra) e chi (riferimento al Pd) dall'isolamento in cui si ritrova mantiene un atteggiamento quasi snobistico nei confronti di coloro che si azzuffano. Sembra che nessuno abbia a cuore il sentimento degli italiani, che nessuno si preoccupi della noia di chi da oltre un mese e mezzo sta assistendo a un teatrino grottesco.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata