Atene (Grecia), 17 set. (LaPresse/EFE) – Il leader del partito greco di estrema destra Alba dorata, Nikos Michaloliakos, ha ammesso in un’intervista radiofonica la “responsabilità politica”, ma non quella “penale” del suo schieramento nell’uccisione del rapper di sinistra Pavlos Fyssas, di cui domani ricorre il secondo anniversario. “Per quanto riguarda la responsabilità politica nei fatti di Keratsini (cioè il luogo dell’omicidio ndr.), è nostra, ma non abbiamo responsabilità penale“, ha detto Michaloliakos a radio Real Fm. Per l’uccisione di Fyssas, il cui nome d’arte era Killah P., è sospettato il militante di Alba dorata Yorgos Roupakias.

Nell’intervista, Michaloliakos ha ribadito però che non si può fare un’attribuzione di colpa collettiva al partito per i fatti di Keratsini. “È possibile che un partito sia accusato nella sua totalità perché un militante, un amico di quel partito, ha commesso un atto condannabile?”, ha detto. La morte di Killah P. spinse le autorità ad aprire un’indagine su Michaloliakos e sugli altri leader di Alba dorata per direzione e appartenenza a un’organizzazione criminale. Il processo è cominciato ad aprile ed è ripreso qualche giorno fa dopo la pausa estiva.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: