E sulla legge di bilancio il premier a Bologna rivela: "Non sarà una passeggiata ma c'è fieno in cascina"

"Se il governo durerà fino alla fine della legislatura? Il governo dura finché ha la fiducia e mi auguro che nei prossimi mesi ci sia. Penso sia possibile". Così il premier Paolo Gentiloni parlando a Bologna a 'La Repubblica delle idee 2017'. "Si può dire che il mio governo sia nato fragile – ammette – ma cerca di sviluppare un programma robusto e questo si può fare". "Come Pd dobbiamo lavorare per vincere le elezioni e perché si affermi una maggioranza stabile e di centrosinistra", aggiunge il presidente del Consiglio. "Le leggi elettorali – dice ancora – sono cruciali e fondamentali ma la politica decide. Se ci diamo una prospettiva vincente come Pd possiamo vincere anche se non è semplice", aggiunge. "Ad una sinistra dei bravi perdenti (Gentiloni nomina Sanders e Corbyn, ndr) preferisco una sinistra vincente ma c'è molto da fare".

La prossima legge di bilancio "non sarà una passeggiata" chi lo descrive così "si sbaglia". "Non ci sono anni di vacche grasse ma abbiamo fieno in cascina e faremo di tutto per ridurre le tase sul lavoro ed in particolar modo su quello giovanile", assicura il premier. Che parla anche di banche: "La mia regola è lavorarci il più possibile e parlarne il meno possibile".

Gentiloni tocca anche i temi della politica estera. "L'America resta l'America ovvero il nostro principale alleato è così e resterà così", rivela l'ex titolare della Farnesina. Allo stesso tempo però la decisione dell'amministrazione Trump di "tornare indietro nell'accorso con Cuba è un errore che non possiamo condividere" così come è un errore "quello di separarsi dall'accordo di Parigi sul clima. E, sul caso Regeni, assicura che l'Italia "insisterà e non rinuncia alla ricerca della verità sul caso di Giulio Regeni. Il governo terrà il punto"

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata