Quindici i feriti di cui 5 gravi. Autostrade: "Era in corso consolidamento della soletta". Mattarella: "Diritto a sicurezza. Severi sulle responsabilità"

Disastro a Genova. E' crollato questa mattina, poco prima di mezzogiorno, il Ponte Morandi, viadotto di oltre un chilometro della A10. Le vittime sono almeno 35 quindici i feriti di cui diversi gravi. L'ultimo aggiornamento è stato fatto in Prefettura alla presenza del premier Giuseppe Conte. Ma si scava ancora sotto le macerie della grande campata (oltre 300 metri) che è venuta giù in pochi secondi con un boato spaventoso mentre sulla città si abbatteva un nubifragio e sul ponte passavano almeno una quarantina di automobili e alcuni mezzi pesanti. Un attimo prima del crollo, secondo alcuni testimoni, un fulmine avrebbe colpito la struttura. Possibile che sia bastato per causare il disastro?

Ponte e automobili sono finiti in un unico spaventoso cumulo di cemento armato e lamiere sulle strade e i terreni sottostanti. I Vigili del Fuoco, temono che il numero dei morti sia destinato a salire. Si parla di 35 persone che potrebbero aver perso la vita in questa tragedia. Per fortuna, nonostante la zona sia densamente popolata, nel punto del crollo non ci sono abitazioni. Il ponte si è abbattuto su terreni erbosi in riva al torrente Polcevera e ha travolto un paio di capannoni industriali che dovevano essere vuoti. Tra le vittime, però, ci sarebbero alcune persone che non erano nelle auto in transito. Sembra che tra le vittime ci siano due operai dell'Amiu (l'azienda della Nettezza Urbana) che lavoravano nell'isola del riciclo gestita insieme alla Comunità di San Benedetto in un capannone schiacciato dal ponte. In serata, una buona notizia: quattro persone vengono estratte vive dalle macerie.

La A10 – Il tratto interessato è quello che collega il capoluogo ligure a Savona e Ventimiglia e passa sopra il ponente della città. Più o meno dove la Valpolcevera s'inserisce perpendicolarmente sulla litoranea tra Sampierdarena e Cornigliano. La porzione crollata, di alcune centinaia di metri, si trova a ridosso di via Walter Fillak, zona densamente abitata. Il crollo, si diceva, non ha colpito palazzi o abitazioni. Da ore, sul posto, lavorano i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. Andranno avanti tutta la notte. Ci sono tonnellate e tonnellate di detriti da spostare. E sotto ci può essere ancora gente. Nel pomeriggio sono state evacutae oltre 400 persone che abitano nella sottostante via Walter Fillak. Via Fillak che convive con il ponte(i cui piloni s'incastrano tra le case popolari) ottanta e più metri sopra la testa. Per fortuna, il pezzo che è crollato è un po' più avanti ed è quello che sovrastava i capannoni e il torrente. Certo, se il ponte andrà abbattutto, sarà difficile preservare i palazzi sottostanti.

La testimonianza – Incredibile la testimonianza di un sopravvissuto,  Davide Capello, 36 anni, origine sarda, lavora a Savona, gioca a calcio a livello dilettantesco nel Legino ma è stato portiere del Cagliari e ha giocato due partite in serie B. Ecco il suo racconto ai microfoni di Sky: "Stavo passando sul ponte, pioveva, c'era abbastanza traffico. Improvvisamente la strada davanti a me è crollata…. E' andata giù… è sparita. Sembrava un film allucinante". Capello si è salvato ed è illeso. Un miracolo: "La macchina è volata di sotto. Non so come ne sono uscito vivo…Non so perché le macerie non mi hanno schiacciato. Sono atterrato di sotto. C'era della gente. Mi hanno aiutato a uscire. Sono vivo e non riesco ancora a rendermene conto".

Autostrade  – Autostrade per l'Italia ha comunicato che sulla struttura – risalente agli anni '60 – erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione. I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova. Le cause del crollo saranno oggetto di approfondita analisi non appena sarà possibile accedere in sicurezza ai luoghi. Tra le ipotesi al vaglio un cedimento strutturale

"Non mi risulta che il ponte fosse pericoloso e che andasse chiuso. Autostrade per l'Italia ha fatto e continua a fare investimenti", sostiene l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci, al Gr1.

Più tardi, Autostrade per l'Italia in una nota specifica di essere a disposizione delle autorità che dovranno chiarire fatti e responsabilità e di essere "alacremente impegnata in queste ore a valutare le soluzioni migliori per ricostruire il viadotto nel minor tempo possibile in modo efficiente e sicuro"

Inchiesta e lutto: La Procura della Repubblica di Genova ha aperto un'inchiesta sul crollo per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. L'ha fatto sapere il procuratore capo, Francesco Cozzi. Il sindaco di Genova Marco Bucci ha dichiarato due giorni di lutto cittadino.

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