La squadra di Loew travolge la Slovacchia 3-0: a segno Boateng, Gomez e Draxler

Adesso è ufficiale: sarà la Germania campione del mondo a sfidare nei quarti di finale la vincente tra Italia e Spagna. Come era stato ampiamente previsto, di fronte alla piccola Slovacchia di Hamsik & Kucka, i tedeschi in versione 'spaziale' non hanno messo molto tempo per artigliare la qualificazione: esattamente 8 minuti, il minimo indispensabile per schiantare qualsiasi pronostico sbilenco con una legnata di Jerome Boateng, novello cognato di Melissa Satta. La sua conclusione ha infilato il portiere Kozacik e spostato il baricentro della partita dalla parte dei tedeschi in maniera ancora più netta di quanto non lo avessero stabilito le previsioni della vigilia, trasformandola in una sorta di proficuo allenamento, in uno show a beneficio degli accaldati spettatori di Lille.

DIVARIO NETTO – Poco alla volta, infatti, si è creato una sorta di canyon profondissimo tra la Germania e la Slovacchia, al punto da diventare un episodio marginale persino il rigore sbagliato da Ozil al 13' (decisione troppo severa dell'arbitro Szymon per una spinta di Skrtel su Gomez). Del resto, la pressione esercitata dalla squadra di Loew ha prodotto occasioni da gol una dietro l'altra, oltre al raddoppio 'griffato' da Gomez, su assist di un ispiratissimo Julian Draxler (43'). Il primo tempo si è concluso così, con un divario enorme, con una sola parata compiuta da Neuer per deviare in angolo una conclusione di Kucka, con la sensazione che la Germania quasi non volesse infierire e sprecare troppe energie in vista di un quarto di nobiltà.

METTERE I BRIVIDI – Non a caso la ripresa è stata giocata a ritmi assai più lenti e, nonostante questo, i tedeschi hanno continuato a macinare gioco e opportunità. La terza rete (63') è arrivata ad operata di Draxler ed è stata la consacrazione pratica di una prestazione eccellente. Il talento del Wolfsburg, il migliore in campo, è stato poi sostituito da Loew e un'ovazione ha accompagnato la sua uscita dal terreno di gioco per lasciare spazio a Lucas Podolski, uno dei senatori del gruppo. Draxler, Muller, Ozil, Kroos, Khedira: bastano e avanzano loro per mettere i brividi a qualsiasi avversario. Poi ci sono tutti gli altri. La Slovacchia, ad esempio, non ha nemmeno provato a reagire, preoccupata semmai di limitare i danni e di uscire di scena con dignità.

FAVORITA – Italia e Spagna non possono che essere rimaste colpite dalla prova autoritaria dei campioni del mondo, anche se va sottolineata ancora una volta la modestia tecnica degli avversari. Però è chiaro che chiunque passi il turno domani pomeriggio nella battaglia di Saint Denis dovrà vedersela contro una squadra tostissima, che ha trovato 'gamba' e intesa dopo la prima fase degli Europei e che si pone di diritto tra le favorite per il successo finale. D'altronde, i tedeschi sono i campioni del mondo e rispetto al trionfo di due anni fa in Brasile la squadra è rimasta pressappoco la medesima. Giusto per non volare contro in alto con la fantasia…

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