Ma il ministro dell'Interno controbatte: "Il suo nemico numero uno è il popolo francese"

Orban e Salvini, in un incontro benedetto anche da Marine Le Pen, lo hanno elevato a bersaglio più importante. E lui ha risposto per le rime. Il presidente francese Emmanuel Macron, secondo il premier ungherese, è il "capo della forza europea che sostiene la migrazione, mentre dall'altra ci siamo noi, che vogliamo fermare l'immigrazione illegale".

E lo stesso Macron ha risposto ai due dicendo che "hanno ragione" a vederlo come il loro "principale oppositore". "Non cederò nulla ai nazionalisti e a coloro che sostengono questo discorso di odio", ha detto. "Se hanno voluto vedere in me il loro oppositore principale, hanno ragione", ha dichiarato Macron rispondendo ad alcuni giornalisti durante la sua visita in Danimarca.

"Se si ritiene che nella Francia ci sia il nemico del nazionalismo, della politica dell'odio, dell'Europa che deve pagare quello che ci piace e che non imporrebbe alcuna forma di responsabilità e solidarietà, allora hanno ragione", ha proseguito. "Nei prossimi giorni e nei prossimi mesi dovremo prendere delle decisioni approfondite per trattare i temi delle migrazioni, questo implica serietà e spirito di responsabilità, restando attaccati ai nostri valori, come il diritto di asilo, con una vera politica nei confronti dei Paesi d'origine e all'interno. Non è ciò che propongono Orban e Salvini", ha detto ancora l'inquilino dell'Eliseo.

Sul dossier migratorio, un Consiglio europeo è in programma per il 20 settembre a Salisburgo. E anche in quella sede, come è già accaduto in precedenza, ci sarà una contrapposizione forte fra nazionalisti e progressisti. Proprio per questo Macron è impegnato in una visita di tre giorni in Danimarca e Finlandia, alla ricerca di alleati per costituire un 'arco progressista' in Europa in contrapposizione con i governi nazionalisti e populisti.

La risposta di Salvini non si è fatta attendere. "Il principale avversario di Macron, sondaggi alla mano, è il popolo francese", ha attaccato il ministro dell'Interno. "Anziché dare lezioni agli altri governi spalanchi le proprie frontiere, a partire da quella di Ventimiglia – ha continuato Salvini -. E la smetta di destabilizzare la Libia per interessi economici".

E nel dibattito si è inserito anche l'ex premier Matteo Renzi: "Orban ha detto che la relazione con il nostro Governo era pessima. Su questo ha ragione. E io ne vado orgoglioso! Niente di personale, Viktor. Ma tu rappresenti l'opposto di ciò che per noi significa Europa – ha twittato -. Tu tieniti Salvini e Di Maio, noi teniamo gli ideali di Ventotene".

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