“La prima impressione è che finalmente ha chiarito dei punti importantissimi, perché che ci possa essere una compatibilità l’ha dichiarato, ma ha dichiarato anche che questa tipologia di dna è incompleto, degradato, quindi ha concluso che non può dire se si tratta di un contatto diretto con la vittima o mediato. Non si può dire nemmeno da quanto tempo può esserci stato quel contatto. Non stiamo dicendo che la povera Chiara Poggi non si sia lavata le mani, bisogna vedere da quanto tempo il dna del nostro assistito fosse presente su quell’oggetto che magari ha toccato quella mattina”. Lo ha detto Armando Palmegiani, consulente di Andrea Sempio, entrando stamani nel laboratorio Genomica a Roma. “La perizia Albani per noi è un ottimo punto fermo. Quindi non stiamo facendo ricusazioni o contestazioni. Chiederemo soltanto un approfondimento su alcuni punti”, ha aggiunto Palmegiani.
