Greenpeace, immagini shock da un allevamento di maiali in Italia

Carcasse di maialini abbandonate, ferite trascurate e una seria infestazione di ratti, anche all’interno delle gabbie. È quanto documentato dalla nuova indagine di Greenpeace Italia “Dietro le sbarre”, pubblicata oggi insieme alle immagini raccolte in uno degli allevamenti intensivi di proprietà della Società Agricola La Pellegrina s.p.a. a Roncoferraro (Mantova), in Lombardia, ricevute da fonti anonime e verificate dall’organizzazione ambientalista. Come spiega ancora Greenpeace Italia, La Pellegrina è detenuta al 100% dal Gruppo Veronesi, il colosso italiano dell’agroalimentare che è dietro a noti marchi come Aia e Negroni. Nell’allevamento di Roncoferraro, i video e le foto verificati da Greenpeace testimoniano la presenza di ratti in tutta la struttura, anche a diretto contatto con i maiali e all’interno delle sezioni maternità, e diverse aree appaiono sporche e invase dagli insetti. Un filmato mostra alcuni topi in un’area in cui sono stati abortiti dei piccoli, che sono stati poi morsi o mangiati dai ratti. Inoltre, diverse scrofe presentano lacerazioni apparentemente non curate e prolassi uterini, mentre alcune carcasse di suinetti appaiono abbandonate da più di 24 ore. Greenpeace Italia riporta che – da alcune riprese dall’alto – si vedono perdite di liquami, con possibile rischio di inquinamento per i suoli e le acque circostanti. “La denuncia che ci è stata inviata e che abbiamo potuto verificare in maniera indipendente, confrontandoci anche con esperti legali e del settore veterinario, non è purtroppo un caso isolato ed è parte integrante di un sistema insostenibile, che peraltro inquina ed emette quanto i colossi dell’industria”, spiegano da Greenpeace Italia. La Onlus ha quindi denunciato le pessime condizioni igieniche e sanitarie riscontrate nell’allevamento di La Pellegrina con un esposto alle autorità competenti, ed è impegnata al contempo nella promozione della proposta di legge “Oltre gli allevamenti intensivi”, per superare una volta per tutte l’attuale sistema che produce sfruttamento e inquinamento.