Afghanistan, le ong chiedono più aiuti dopo il terremoto

Le agenzie umanitarie hanno esortato mercoledì la comunità internazionale ad aumentare i finanziamenti per l’Afghanistan, dopo che un violento terremoto ha provocato almeno 1.400 morti e migliaia di feriti. Dalla scossa di magnitudo 6.0 nella notte di domenica, che ha colpito diverse province orientali montuose e isolate, pochi Paesi hanno annunciato aiuti pubblici. Il sisma ha raso al suolo interi villaggi, intrappolando persone sotto le macerie. Si tratta dell’ultima delle crisi che affliggono il Paese e del terzo forte terremoto dall’insediamento dei talebani nel 2021. «Le risorse locali sono ormai al limite e la mancanza di fondi sta riducendo la portata e la rapidità della risposta al terremoto», ha dichiarato Jacopo Caridi, direttore nazionale del Norwegian Refugee Council. Le squadre di soccorso stanno incontrando grandi difficoltà a raggiungere le comunità colpite nella provincia di Kunar, la più devastata, ostacolate da frane e smottamenti. Alcuni operatori camminano per ore, spesso su pendii ripidi, per portare aiuti e medicinali, mentre persone delle zone limitrofe si sono mobilitate per dare supporto.