Gaza, Rsf: "Israele colpisce deliberatamente i giornalisti"

Thibaut Bruttin, direttore generale di Reporter Senza Frontiere (Rsf), commenta l’attacco dell’esercito israeliano all’ospedale Nasser di Khan Younis nella Striscia di Gaza, nel quale sono rimasti uccisi cinque reporter. “Questo è solo un esempio di un attacco deliberato contro i giornalisti. Chiediamo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di riunirsi d’urgenza per discutere la questione”, ha dichiarato il numero uno dell’ong impegnata in difesa della libertà di stampa nel mondo. “Sono oltre 200 i giornalisti uccisi a Gaza dall’inizio del conflitto. Stanno facendo tutto il possibile per mettere a tacere le voci indipendenti che cercano di raccontare ciò che accade”, ha aggiunto. “Penso che abbiamo bisogno di voci più forti per chiedere conto a Israele. Le forze di difesa israeliane stanno deliberatamente prendendo di mira i giornalisti. Ciò è reso possibile da una campagna diffamatoria che sta in parte funzionando, che è in parte efficace nel cercare di dire che i giornalisti che operano a Gaza non sono veri giornalisti, non sarebbero professionisti”, ha proseguito Bruttin. “I giornalisti di cui stiamo parlando oggi, alcuni di quelli che sono stati uccisi oggi, sono giornalisti che lavorano per Reuters, per AP, per media tradizionali molto legittimi e professionali”, ha concluso.