A distanza di due giorni dalla sconfitta con l’Inghilterra nella storica semifinale agli Europei di Calcio femminile l’Italia è stata ricevuta dal presidente Mattarella. Una giornata importante, per tutte una vera novità che però non riesce a nascondere totalmente l’amarezza per un finale che non doveva andare così. Proprio allo scadere dei tempi di recupero infatti l’arbitro fischia un rigore dubbio senza l’intervento del Var: “C’è amarezza senza dubbio – confessa Cristiana Girelli, la capitana – per quanto riguarda il fallo purtroppo sappiamo che se l’arbitro fischia è difficile che il Var intervenga, in una partita così importante che vale la finale io ci avrei pensato un po’ prima di fischiare. Se vogliamo guardarla tutta però – aggiunge – io parlerei anche dei sette minuti di recupero che mi sono sembrati veramente sembrati eccessivi”.
Sul punto interviene anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina: “E’ una questione di cui si discute da tempo, l’utilizzo della tecnologia circoscritto ad un utilizzo limitato ad alcuni protocolli ma quello che ci sembra incoerente è che quando c’è un errore, c’è la possibilità di evitarlo si preferisce mantenere l’errore e non far intervenire la tecnologia. Mi auguro che questo faccia riflettere gli addetti ai lavori con la speranza che prima o poi si arrivi ad una soluzione più coerente”. “Sicuro è stata una gestione da rivedere – aggiunge l’allenatore Andrea Soncin – chi osserva sicuro prenderà le sue decisioni”.