(LaPresse) “Con la segretaria il dialogo c’è sempre stato e c’è ancora. E’ un dialogo costruttivo perché comprendo la dimensione del quadro nazionale in cui lei si muove ma per quello che riguarda il mio ambito che è territoriale a 90 giorni alle elezioni c’era bisogno di dare e una scossa”. Lo dice il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine dell’evento promosso dal Pd a Roma sulle politiche industriali. “La mia non è una autocandidatura – chiarisce Giani – Il Pd ha delle regole e vi è una procedura e in questa procedura che definisce il passaggio di chi ha già fatto una legislatura ad una seconda legislatura c’è bisogno di una messa a disposizione formale della propria candidatura. Io ho semplicemente rispettato le norme statutarie. Io ho seguito solo le regole democratiche interne al partito. Se più della metà dei sindaci toscani e tanti esponenti della società civile hanno chiesto che si chiarisse il quadro è perché sul territorio si vive la necessità di un passo avanti e quindi della definizione del quadro. Il mio rapporto con Schelin è ottimo e corretto, è evidente che nei prossimi giorni ci rivedremo e ci saranno rapporti. In queste ore vivo con serenità il clima pre elettorale perché sento di avere tanto consenso e sostegno nel Pd, nella coalizione. A livello regionale con il M5S c’è un rapporto costruttivo, detto questo io ritengo che l’ipotesi del campo largo sia importantissima. E’ il motivo per cui io riconosco che ci debba essere una dimensione nazionale oltre a quella locale. E’ evidente che ognuno nel suo ruolo svolge la sua funzione e io rispetto il lavoro della segretaria e la rispetto nel lavoro che fa di costruzione del campo largo”.
