Giubileo, i giovani di Sant'Egidio in pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro

di Marco Bottiglieri

La ‘carica’ dei 1200 giovani della Comunità di Sant’Egidio a Roma per il “Global Friendship” chiude la tre giorni con un pellegrinaggio a San Pietro. Ragazzi e ragazze di ogni età e da ogni paese del mondo si sono dati appuntamento in Piazza Pia per attraversare, accompagnati da canti e preghiere, il percorso riservato ai pellegrini di Via della Conciliazione e raggiungere la porta santa della Basilica di San Pietro.

In testa al corteo la croce con il simbolo ufficiale del Giubileo, ormai familiare a chi vive a Roma, e la bandiera della comunità internazionale di fedeli cattolici fondata nel 1968 e presente in 70 paesi nel mondo. “La giornata di oggi per noi rappresenta un momento di unione con i nostri amici che vivono in altri paesi” dice Emanuela da Roma. “La dimostrazione del fatto che non importa quanti muri ci siano a dividere gli stati perché l’amicizia che si costruisce avendo un obiettivo comune va oltre”.

La speranza è la parola d’ordine non solo del Giubileo 2025 ma anche del “Global Friendship” come ha ricordato il fondatore della comunità Andrea Riccardi. “Speranza verso la comunità di cui facciamo parte e verso quei valori per cui abbiamo manifestato ieri al Pantheon” dice Daniele ricordando il flash mob di venerdì sera in cui i ragazzi hanno portato in piazza cartelli con la parola pace scritta in tutte le lingue del mondo. “Si sente molto la speranza e la gioia” dice Fernanda da Napoli. “Speranza e gioia di noi giovani che stiamo cercando di trasmettere agli altri con le nostre proteste pacifiche”.