Il Pontefice ha accennato alla cuoca Rosa che "è di Napoli e vi dice: tanti auguri!"

Due udienze e due prime volte per Papa Leone XIV. Il Pontefice, nella mattinata di martedì, ha ricevuto il cardinale Angelo Becciu e il Napoli campione d’Italia. Due prime volte diverse tra loro. Nulla è trapelato circa l’incontro col porporato. L’unica cosa certa è che si è trattato del primo faccia a faccia ufficiale tra i due dopo il Conclave che, lo scorso 8 maggio, ha eletto Prevost come successore di Papa Francesco e a cui Becciu, condannato in primo grado per peculato e truffa dal Tribunale vaticano, pur professandosi innocente, ha rinunciato pur essendo tra i possibili votanti.

Di tenore diverso l’incontro del Pontefice con il Napoli neo campione d’Italia. All’inizio, visto un tiepido applauso, il Papa ha sdrammatizzato con una battuta: “Forse non volevano applaudire perché nella stampa si dice che io sono romanista, Ma benvenuti! Questo lo dice la stampa. Non tutto quello che leggete sulla stampa è vero”, ha esordito Prevost che, facendo le “congratulazioni” alla squadra ha sottolineato come lo scudetto sia una vittoria di squadra.

“Vincere il campionato – ha detto il Papa – è un traguardo che si raggiunge al termine di un lungo percorso, dove ciò che conta di più non è l’exploit di una volta, o la prestazione straordinaria di un campione. Il campionato lo vince la squadra, e quando dico ‘squadra’ intendo sia i giocatori, sia l’allenatore con tutto il team, sia la società sportiva”.

Dal Papa poi anche una sottolineatura sullo sport che “purtroppo” quando “diventa business, rischia di perdere i valori che lo rendono educativo, e può diventare addirittura diseducativo. Su questo bisogna vigilare, specialmente quando si ha a che fare con gli adolescenti. Faccio appello ai genitori e ai dirigenti sportivi: bisogna stare bene attenti alla qualità morale dell’esperienza sportiva a livello agonistico, perché c’è di mezzo la crescita umana dei giovani. Penso che ci siamo capiti, e che non c’è bisogno di tante parole”.

Infine il Papa ha fatto cenno alla sua cuoca Rosa che “è di Napoli e vi dice: tanti auguri! Vorrebbe essere qui anche lei, la signora Rosa, molto tifosa”.Nei saluti finali il presidente del club azzurro, Aurelio De Laurentiis, ha regalato al Papa una maglia del club. Non una maglia qualsiasi ma la numero 10 che è stata ritirata da tempo dal club azzurro in omaggio a Diego Armando Maradona. Sul retro la scritta ‘Papa Leone XIV’ e le firme dei campioni d’Italia. 

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