Il primo scrutinio per l'elezione del nuovo Papa ha dato esito negativo
La prima fumata del Conclave 2025 è stata nera. E’ arrivata alle 21 del 7 maggio 2025, al termine del primo giorno in cui si sono riuniti i 133 cardinali elettori chiamati a scegliere il successore di Papa Francesco. Il verdetto negativo dal comignolo posto sul tetto della Cappella Sistina è arrivato con un ritardo di circa 2 ore rispetto all’orario atteso. Bisognerà insomma aspettare ancora per avere il 267esimo Papa della storia.
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Conclave 2025, la prima fumata nera e il ritardo di due ore
I 133 cardinali elettori non hanno trovato il nome del nuovo Pontefice ma non è nulla di nuovo visto che, nella storia, mai un Papa è stato eletto al primo scrutinio. Il ritardo della prima fumata, rispetto all’orario ipotizzato, è stato di due ore, tre rispetto all’Extra Omnes. Rispetto all’ultimo Conclave che elesse Papa Francesco un’ora e 20 minuti in più di ritardo. Nel 2013, infatti, la prima fumata arrivò alle 19:41 con 41 minuti di ritardo. Difficile fare paragoni considerato che ci sono più cardinali elettori o fare ipotesi sui motivi del ritardo. Da quello che trapela almeno 45 minuti sarebbe stata la durata della predica del cardinale Cantalamessa.

Associated Press/LaPresse
Migliaia in piazza ad attendere la prima fumata
Da registrare il grande afflusso di fedeli che hanno atteso la fumata, oltre 45mila, secondo le stime della Questura di Roma. Delusione dopo la fumata nera da parte de fedeli che poi sono usciti con ordine dalla piazza. Tra loro anche vip come l’ex allenatore della Roma, Daniele De Rossi.
La prima giornata del Conclave 2025
La prima fumata, nera, è arrivata dopo che in Vaticano si è svolto tutto l’iter che precede il Conclave. Una lunga giornata, iniziata con la Messa Pro Eligendo Pontefice al mattino. Nel corso dell’omelia il cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio, ha evidenziato: “Siamo qui per invocare l’aiuto dello Spirito Santo, per implorare la sua luce e la sua forza perché sia eletto il Papa di cui la Chiesa e l’umanità hanno bisogno in questo tornante della storia tanto difficile, complesso e tormentato. Pregare, invocando lo Spirito Santo, è l’unico atteggiamento giusto e doveroso, mentre i Cardinali elettori si preparano ad un atto di massima responsabilità umana ed ecclesiale e ad una scelta di eccezionale importanza; un atto umano per il quale si deve lasciar cadere ogni considerazione personale, e avere nella mente e nel cuore solo il Dio di Gesù Cristo e il bene della Chiesa e dell’umanità”. Al pomeriggio i porporati si sono ritrovati nella Cappella Paolina. Da qui la processione verso la Cappella Sistina, l’ingresso, il giuramento e poi l’Extra Omnes pronunciato alle 17:43 del 7 maggio da monsignor Diego Giovanni Ravelli, Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie. Due minuti dopo la chiusura della porta.
Conclave 2025, le prossime votazioni
Dopo la prima votazione senza esito i cardinali si ritroveranno domani mattina per due scrutini. Due le ipotesi di fumata: la prima alle 10.30 e la seconda alle 12. La fumata delle 10.30 uscirà solo in caso di elezione del Papa. In caso di fumata nera anche domani mattina i cardinali si ritroveranno per un altro doppio scrutinio al pomeriggio. Anche in questo caso due ipotesi di fumata: alle 17.30 (solo se la fumata fosse bianca) o intorno alle ore 19. L’unica cosa certa è l’attesa.
La notizia sui media di tutto il mondo, ‘esito previsto’
La fumata nera nella prima votazione del Conclave trova ampio spazio sui media di tutto il mondo. A cominciare dal ‘New York Times’, che apre il sito con l’immagine del comignolo della Cappella Sistina. “Non ci si aspettava che il primo scrutinio avrebbe portato alla nomina di un pontefice”, osserva il quotidiano statunitense. In Francia ‘Liberation’ sottolinea che il nuovo Papa “non arriverà subito” e che “come previsto” la prima votazione non ha portato all’individuazione del successore di Bergoglio. In Germania la ‘Bild’ si sofferma sul ritardo della fumata nera, arrivata “due ore dopo il previsto”.
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