Papa Francesco, il ricordo dell’ottico di fiducia Spiezia: “Uomo semplice”

"Entrò a sorpresa nel nostro negozio come una persona normale, senza preavviso"

“Mi affaccio e vedo un signore anziano che si gira mi guarda, mi sorride e mi fa: è l’ottico del Papa lei? In tanti invece si avvicinano alla vetrina, toccano il muro, lo accarezzano e se ne vanno, quasi a cercare una benedizione”. Luca Spiezia, titolare insieme al padre dell’omonima ottica in pieno a centro a Roma è ancora emozionato mentre racconta come Papa Francesco, morto il giorno di Pasquetta a 88 anni, gli cambiò la vita, a lui e alla sua famiglia. “Quel giorno lo vidi entrare, mi guardò e mi disse: ‘Salve, sono Francesco’. Per me fu un momento incredibile, dal suo modo di presentarsi capii subito che persona fosse”. Quel giorno papa Francesco si rivolse proprio a loro per rifare la montatura degli occhiali.

“Il nostro rapporto con Papa Francesco è del tutto casuale”, precisa Spiezia “Il nostro laboratorio era conosciuto da un suo collaboratore che era nostro cliente. È stato lui a parlarne al Papa. Quel pomeriggio (8 luglio 2024) entrò a sorpresa come una persona normale, senza preavviso e mi fece vedere i suoi vecchi occhiali. Erano delle montature un po’ vecchiotte gli consigliai di rifarle nuove ma lui mi disse che non voleva spendere troppi soldi. Era una persona che ti metteva a suo agio, molto attento sulle questioni tecniche, il tipo di lenti. Ero li, vicino a lui e ad un certo punto pensai: ‘Quando mi ricapita di avere il Papa così vicino?’. Presi il cellulare e gli feci vedere le foto della mia famiglia, dei miei figli. Loro erano piccolini. In quel momento sorrise, ha fatto la benedizione. Un’altra cosa che mi ha stupito quando è uscito dal negozio e la strada orami era piena di gente fino all’inverosimile. Lui era contento di andare in mezzo a quella folla”.