La Santa Sede chiude la previsione di bilancio 2021 in deficit di quasi 50 milioni: arriva la sforbiciata

La crisi economica da Covid si fa sentire anche in Vaticano. La Santa Sede chiude la previsione di bilancio 2021 in deficit di quasi 50 milioni e Papa Francesco decide di imporre un taglio di retribuzioni per cardinali, alti superiori e religiosi, con percentuali proporzionali al guadagno. Cosa non da poco, poi, blocca gli scatti d’anzianità per tutti i dipendenti, anche laici, dal primo aprile 2021 al 31 marzo 2023.

“Un futuro sostenibile economicamente richiede oggi, fra altre decisioni, di adottare anche misure riguardanti le retribuzioni del personale”, spiega Francesco nella lettera di Motu Proprio. I porporati di curia, che sono quelli interessati dal provvedimento, percepiscono un ‘piatto cardinalizio’ che va dai 4.500 ai 5mila euro al mese e non pagano l’affitto. Chi, tra loro, lavora o ha lavorato per la segreteria di Stato e l’Apsa, in virtù di un antico privilegio, non paga neanche le utenze. A loro tocca il taglio più profondo, del 10%.

La retribuzione degli alti superiori viene invece ridotte dell’otto percento e quella dei religiosi del 3 percento. La riduzione, si precisa nel motu proprio, non si applica se l’interessato documenti che “gli sia impossibile far fronte a spese fisse connesse allo stato di salute proprio o di parenti entro il secondo grado”. Francesco ha voluto che tutte queste disposizioni siano applicate anche al Vicariato di Roma, ai capitoli delle Basiliche Papali Vaticana, Lateranense e Liberiana, alla Fabbrica di San Pietro e alla Basilica di San Paolo fuori le mura.

Anche se il disavanzo della gestione economica della Santa Sede va avanti da diversi anni, sul bilancio (che prevede entrate per 260,4 milioni di euro e uscite per 310,1 milioni) ha influito pesantemente il Coronavirus. La pandemia e le restrizioni hanno pesato su tutte le fonti di ricavo della Santa Sede e dello Stato della Città. Se il livello delle donazioni resterà quello previsto, sarà ripianato con parte delle riserve; intanto, però, si taglia dove si può. La voce di costo più alta è quella del personale ma i posti di lavoro, come promesso, sono stati conservati.

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