Saluti romani e ‘presente’, a Predappio i neofascisti ricordano la marcia su Roma: identificati in trenta

Saluti romani e ‘presente’, a Predappio i neofascisti ricordano la marcia su Roma: identificati in trenta
la cripta di Mussolini a Predappio

Al corteo hanno partecipato un centinaio di persone

Saluti romani, ‘preghiera del legionario’ e il rito del ‘presente’ per la commemorazione della marcia su Roma che si è svolta ieri a Predappio, paese natale di Benito Mussolini nel forlivese. Al corteo, che è partito dalla piazza del paese per raggiungere il cimitero di San Cassiano, ha partecipato qualche centinaio di persone. Davanti alla cripta Mussolini, la commemorazione. Una esponente della famiglia Mussolini ha invitato a rispettare un minuto di silenzio, invitando i partecipanti “a non fare il saluto romano per evitare segnalazioni, denunce e processi”. Durante il rito del ‘presente’, però, secondo quanto si può osservare in diversi video girati nel corso della manifestazione, si contano diverse braccia tese dei partecipanti che hanno comunque voluto ricordare Mussolini con il saluto romano.

Identificate una trentina di persone

Sono circa 30, al momento, le persone che sono state identificate dalla polizia di Forlì Cesena per i saluti romani in occasione della commemorazione della marcia su Roma. Secondo quanto confermato a LaPresse da fonti investigative, vanno avanti le indagini per ricostruire quanto accaduto nella mattinata di ieri. La notizie delle identificazioni è stata anticipata dai quotidiani locali.

Bonelli: “Tornano le adunate fasciste. Scene indegne”

A Predappio abbiamo assistito al ritorno delle adunate fasciste, con centinaia di persone che hanno sfilato e alzato il braccio nel saluto romano davanti alla cripta di Mussolini. Scene indegne per un Paese democratico, fondato sui valori dell’antifascismo. In pochi giorni abbiamo visto aggressioni e violenze di matrice neofascista ù come quella contro un giornalista davanti al Teatro Brancaccio a Roma ù e oggi un raduno in cui si celebra apertamente il fascismo. Chi è che ha sdoganato sembra queste manifestazioni e l’odio che le accompagna? Abbiamo sentito esponenti della maggioranza parlare di ‘clima d’odio’ e accusare la sinistra di essere ‘più fondamentalista di Hamas’. Forse è questo il clima che preferiscono: quello in cui si aggrediscono genitori con figli al seguito e si fanno i saluti romani”. Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde.

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