“A oggi non abbiamo ancora certezze su quali saranno le determinazioni sui dazi. È evidente che i dazi non fanno bene a nessun settore, nemmeno a quello turistico. Ma noi abbiamo una caratteristica che hanno poche nazioni al mondo: tutti vogliono comunque venire in Italia, perché amano il nostro stile di vita, i nostri prodotti enogastronomici, le bellezze naturalistiche, i siti UNESCO, i nostri borghi, i nostri cammini, il nostro turismo esperienziale. Quindi io sono ottimista di natura, ma lo sono perché siamo l’Italia e siamo una grande nazione”. Così la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, in merito al possibile impatto dei dazi Usa sul turismo italiano. La ministra ha parlato con i cronisti a margine della conferenza stampa di presentazione del 25° Global Summit del World Travel & Tourism Council, che si terrà a Roma dal 28 al 30 settembre prossimi. Tra i temi trattati anche i prossimi obiettivi del suo ministero: “Negli ultimi due anni credo che il compito mio e del ministero del Turismo sia fare due riforme: una per la semplificazione e la sburocratizzazione del nostro settore, l’altra che si occupi del turismo nautico, penso ai porti turistici. Forse nel passato si è dimenticato che l’Italia è una penisola circondata dal mare”. Infine, Santanchè ha risposto a chi le ha chiesto se la questione degli affitti brevi sia ancora al centro del programma del suo ministero: “Noi siamo l’unico governo che ha comunque messo mano agli affitti brevi. Abbiamo messo il Codice Identificativo Nazionale, senza il quale non si può salire a bordo, abbiamo fatto l’accordo con le piattaforme, aumentato i sistemi di sicurezza. Un conto è se hai due-tre case che aiutano le famiglie ad aumentare il reddito, in caso contrario sei un’impresa e la fiscalità è uguale a quella delle imprese. Stiamo facendo emergere il sommerso”, ha affermato. “Si può fare di più? Sicuramente, se si può migliorare io non mi tiro indietro. Però smettiamola, perché al meglio non c’è mai fine. Ma se uno pensa sempre e solo al meglio non lo inizia nemmeno“, ha concluso.