Sangiuliano smentì di averla nominata come sua consigliera personale

“La dott.ssa Maria Rosaria Boccia è chiamata a collaborare con il Ministro in qualità di Consigliere per i grandi eventi. Nell’ambito di tale incarico la dott.ssa Maria Rosaria Boccia collaborerà altresì con l’Ufficio stampa e con gli altri Uffici di diretta collaborazione del Ministro, con riferimento, in particolare, al settore dei grandi eventi”. E’ quanto si legge nel documento pubblicato dal sito Dagospia sulla nomina da parte dell’ormai ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, di Maria Rosaria Boccia come consulente del Mic.

Un atto formale che smentisce Sangiuliano e perfino Giorgia Meloni“, scrive il sito riprendendo le parole della premier alla trasmissione ‘4 di sera’ di Del Debbio: “Il ministro Sangiuliano aveva valutato la possibilità di dare a questa persona un incarico non retribuito, poi ha fatto una scelta diversa, ha deciso di non dare l’incarico di collaborazione. Mi garantisce che questa persona non ha avuto accesso a nessun documento riservato per quanto riguarda il G7”. L’iter per la nomina di Boccia si bloccò. Sangiuliano smentì di averla nominata come sua consigliera personale ribadendo di non aver usato soldi pubblici per le trasferte fatte insieme e di non averle mai dato l’accesso a documenti riservati. Il 6 settembre il ministro si dimise.

Nel documento firmato l’1 agosto dal ministro si legge che “l’incarico di cui al comma I è conferito a titolo gratuito ed è disciplinato dal contratto di collaborazione accessivo al presente decreto e ad esso si applicano le disposizioni di cui all’articolo 14, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. L’incarico di cui all’articolo 1, comma 1, decorrere dalla data del presente decreto sino al termine del mandato governativo del Ministro, ai sensi dell’articolo 32, comma 6, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 marzo 2024, n. 57 , ferma restando la possibilità di revoca anticipata disposta dal Ministro per cessazione del rapporto fiduciario o di recesso. Il presente decreto e inviato ai competenti organi di controllo”. 

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