Milano, 11 apr. (LaPresse) – Alberto Stasi ha tenuto un “comportamento in linea con la accettazione della condanna” nonostante “la posizione negatoria” della propria responsabilità per l’omicidio di Chiara Poggi e “ha sempre manifestato empatia e sofferenza” per la vittima. Lo scrive il Tribunale di Sorveglianza di Milano nell’ordinanza con cui ha ammesso il 41enne, riconosciuto colpevole del delitto di Garlasco, al regime della semilibertà. Il provvedimento dei giudici (presidente Caffarena), basato sulle relazioni del carcere e i “costanti contatti” mantenuti da Stasi con l’educatore e lo psicologo del carcere di Bollate durante la detenzione, parla di “assoluta adesione alle regole” e “regolarità della condotta nel corso dello svolgimento del lavoro all’ esterno e della fruizione dei permessi premio”.

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