Roma, 19 giu. (LaPresse) – Serviranno 30-32 miliardi al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per mettere a punto la prossima manovra di bilancio, in autunno, mantenendo l’impegno a rifinanziare alcune misure già in essere quest’anno. Secondo quanto emerge dal rapporto dell’Upb infatti la conferma nel 2025 di alcuni degli interventi finanziati solo per l’anno in corso dall’ultima manovra di bilancio impatterebbe sull’indebitamento netto per circa 18 miliardi, che potrebbero arrivare a 20 inserendo alcune voci delle cosiddette politiche invariate, come la spesa del prossimo triennio per i dipendenti pubblici. A questa cifra va aggiunto lo sforzo fiscale per la correzione dei conti dello 0,5%-0,6% l’anno che l’Ue chiederà all’Italia nei prossimi giorni aprendo la procedura per deficit eccessivo, e che si traduce appunto in 10-12 miliardi di euro. Il governo, spiega l’Ufficio parlamentare di bilancio, ha rinviato la predisposizione del quadro programmatico alla presentazione del Piano strutturale di bilancio di medio termine (PSB) che dovrebbe avvenire entro il 20 settembre. “Qualora nel PSB venissero confermati obiettivi in linea con le attuali previsioni a legislazione vigente sarà necessario individuare nella prossima manovra di bilancio idonee coperture per le politiche invariate che si deciderà di attuare e per eventuali nuovi interventi”, si legge. “Nel DEF, si afferma che verrà data priorità al rifinanziamento del taglio del cuneo fiscale sul lavoro – viene evidenziato – A riguardo, dovrà essere chiarito se si intende rendere la misura strutturale individuando corrispondenti risorse di copertura”.

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