Milano, 17 apr. (LaPresse) – “Dio benedica i combattenti di Hamas, i guerrieri più coraggiosi del pianeta”. È uno dei messaggi in chat che il 29enne italiano, di origini egiziane, arrestato a Milano per propaganda e istigazione a delinquere finalizzate all’odio razziale e religioso, aggravate dall’apologia della Shoah, aveva mandato in chat private sulla sua intenzione di intraprendere il jihad. Messaggi dello stesso tipo sarebbero anche state detti pubblicamente in più occasioni.

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