Roma, 6 ott. (LaPresse) – La decisione di assegnare il Premio Nobel per la pace a Narges Mohammadi è “un atto politico in linea con la politica interventista e anti-iraniana di alcuni governi europei, compreso quello del Paese sede del Comitato per il Nobel (la Svezia, ndr), che mostra la sua deludente deviazione dagli obiettivi iniziali”. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, in una dichiarazione ripresa dai media locali. Teheran sottolinea poi come il Premio sia andato a una persona “che è stata condannata per aver ripetutamente violato le leggi e commesso atti criminali”.

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