La procura aveva chiesto inizialmente una pena di 20 anni

L’oppositore russo Alexei Navalny è stato condannato dal tribunale di Mosca a 19 anni in una colonia a regime speciale per estremismo. Lo riporta l’agenzia Tass, che sta seguendo il processo in corso nella colonia penale nella regione di Vadimir, dove l’attivista sta già scontando condanne per un totale di 11 anni. Come risulta dal verdetto, Navalny è stato riconosciuto colpevole di aver creato una comunità estremista e di avervi partecipato nonché di aver finanziato attività estremiste, organizzato una comunità estremista, bandi pubblici per attività estremiste e coinvolgimento di minori in attività pericolose per loro. Il pubblico ministero aveva chiesto inizialmente una pena di 20 anni.

Navalny si è presentato in aula indossando l’abito da carcerato e con l’aria sciupata, ma con un sorriso sul volto. Mentre il giudice leggeva il verdetto, l’oppositore è rimasto in piedi accanto ai suoi avvocati e al suo co-imputato con le braccia incrociate, ascoltando con un’espressione seria sul volto. Uno dei collaboratori di Navalny, Daniel Kholodny, è stato processato insieme a lui dopo essere stato trasferito da un’altra prigione. Circa 40 sostenitori provenienti da diverse città russe si sono radunati fuori dalla colonia, come ha riferito uno di loro ad Associated Press. Per legge, Navalny ha 10 giorni di tempo per appellarsi al verdetto e, se lo farà, questo non avrà effetto fino a quando il ricorso non sarà giudicato.

L’Ue chiede il rilascio immediato di Navalny

“Alexej Navalny è stato condannato ad altri 19 anni di carcere per legittime attività politiche e anticorruzione. Questo verdetto è politicamente motivato e dimostra la continua strumentalizzazione del sistema legale russo L’Ue chiede alla Russia il suo rilascio immediato e incondizionato”. Lo ha scritto su Twitter l’Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell’Ue, Josep Borrell, commentando la nuova condanna a 19 anni di reclusione per estremismo nei confronti dell’oppositore russo Alexej Navalny, che si trova già in carcere dove sta scontando undici anni per presunta frode.

 

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