Roma, 12 gen. (LaPresse) – Sulla pandemia “in linea generale c’è troppa ridondanza di informazione”. Lo dice a LaPresse il professor David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale ordine psicologi. “Questa inflazione informativa finisce per creare ‘l’effetto panettone’ con le pubblicità che iniziavano a novembre e a dicembre c’era già il rigetto”, spiega. Secondo Lazzari “servono dati autorevoli che siano resi disponibili a tutti ma non ossessivamente. Il problema non è tanto il bollettino giornaliero quanto l’uso che se ne fa. Questo tipo di informazione andrebbe ripensata”. Per lo psicologo i due sentimenti prevalenti fra gli italiani in questo momento sono “stanchezza e incertezza”. “Nello stesso giorno si parla di varianti che possono essere gestite come un’influenza e poi ci viene detto che se non troviamo nuovi vaccini sarà un problema serio. C’è disorientamento”, conclude Lazzari.

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