Roma, 3 dic. (LaPresse) – Scoppia una nuova grana nei gruppi M5S sulle restituzioni dei parlamentari. Secondo quanto apprende LaPresse, alle prime ore di questa mattina ogni portavoce si è visto recapitare, al proprio indirizzo mail, una lunga lettera firmata dal tesoriere, Claudio Cominardi, con il conteggio personalizzato di tutti gli arretrati da inizio legislatura al 1 dicembre 2021, invitando a “provvedere immediatamente ad effettuare i versamenti eventualmente mancanti”. E qui sorge il problema più grande, perché nelle chat interne è esploso il dissenso, sia a livello contabile sia a livello politico. Non solo alcuni dei portavoce lamentano errori nel calcolo degli addebiti che gli vengono richiesti, ma c’è chi addirittura vede questa lettera come una sorta di “cartella esattoriale, stile Equitalia”. Non solo, perché un altro aspetto che agita le acque, e non poco, è la tempistica: a ridosso dell’elezione per il rinnovo del Direttivo alla Camera (il 9 dicembre si terranno le votazioni, mentre le candidature dovranno pervenire entro il 6), ma soprattutto in piena sessione di lavori sulla legge di Bilancio, con un clima teso e oltre 6mila emendamenti da sminare, di cui quasi mille solo del Movimento 5 Stelle.

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