Beirut (Libano), 14 ott. (LaPresse/AP) – È di almeno tre morti e diversi feriti a Beirut il bilancio di scontri armati scoppiati nell’ambito delle proteste contro il giudice principale che si occupa delle indagini sulla devastante esplosione del 4 agosto 2020 al porto della città, Tarek Bitar. Lo riporta l’agenzia di stampa libanese Nna. Agli scontri c’erano anche cecchini e sono stati usati Kalashnikov, pistole e granate. La manifestazione, davanti al Palazzo di giustizia, è stata indetta da Hezbollah e dai suoi alleati, che chiedono la rimozione del giudice. Non è chiaro cosa abbia scatenato gli spari. Un giornalista di Associated Press ha visto un uomo aprire il fuoco con una pistola durante la protesta e uomini armati sparare in direzione dei dimostranti dal balcone di un edificio.

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