0, 14 set. (LaPresse) – “Il tratto più rilevante di Andreatta uomo di Stato resta il suo rigore morale. Lo studio e la conoscenza dei problemi alimentavano la sua indipendenza di giudizio. Da ministro, si è mosso in modo coraggioso e onesto in anni drammatici per la Repubblica, e non ha esitato a prendere decisioni necessarie anche quando impopolari, sono tentato di dire soprattutto quando erano impopolari. ‘Le cose vanno fatte perché si devono fare, non per avere un risultato immediato’ come sintetizzò con efficacia”.Così il premier Mario Draghi intervenendo a Bologna alla cerimonia di intitolazione dell’Aula magna di Bologna Business School a Nino Andreatta. “Penso in particolare agli anni a Via XX Settembre, al Bilancio e al Tesoro, tra il 1980 e il 1982 – continua – Alla sua critica alla degenerazione delle politiche di bilancio. Al suo sostegno alla scelta dell’indipendenza della banca centrale dal governo. Alla soluzione della crisi del Banco Ambrosiano. Andreatta ha attraversato le tempeste di quegli anni con autonomia, indipendenza e immediatezza”.

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