Milano, 4 mag. (LaPresse) – Nel 2020, la polizia postale e delle comunicazioni ha potuto rilevare un complessivo incremento pari al 77% dei casi in cui sono stati compiuti reati online contro bambini e ragazzi: pedopornografia, adescamento online e cyberbullismo ma sorprendemente anche estorsioni sessuali, revenge porn e truffe sono fra i tipi di aggressioni rivolte ai più piccoli in rete. Lo si legge in una nota. Nella giornata nazionale della lotta al pedofilia il direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, Nunzia Ciardi, afferma: “La pandemia ha investito le vite di tutti noi, ci ha cambiato profondamente in un tempo brevissimo. I bambini hanno subito uno stravolgimento del loro mondo: sono stati tutti obbligati ad avvicinarsi alle nuove tecnologie per poter seguire l’attività scolastica, mantenere i rapporti con i compagni, poter sentire vicini i nonni”. E ancora: “Il bilancio che possiamo fare oggi non è purtroppo positivo: bambini sempre più piccoli sono vittime di varie forme di aggressione online tra cui l’adescamento su socialnetwork e app di gioco, adolescenti sempre più giovani si macchiano di reati di pedopornografia di solito imputati ad adulti, nessuna retrocessione del cyberbullismo e delle violenze online tra coetanei”.

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